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Vomero, giovane molestata e minacciata con coltello: “Sono stati attivisti di Casapound”

La terribile denuncia di una 17enne attivista dei collettivi studenteschi: mentre rincasava un uomo l’avrebbe molestata sessualmente sotto la minaccia di un coltello. La ragazza avrebbe riconosciuto nel suo aggressore un militante di CasaPound. Ma il movimento di estrema destra smentisce: “Nessuna aggressione, denunceremo chi ci infama”.
A cura di Valerio Renzi
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Una storia terribile quella raccontata da una giovane studentessa di 17 anni, attivista dei collettivi di sinistra, che ha denunciato di essere stata aggredita ieri sera nei pressi della sua abitazione al quartiere Vomero mentre rincasava. Con un coltello puntato alla gola un uomo l'avrebbe molestata sessualmente. Ma non si tratterebbe di un semplice episodio di cronaca, secondo A. e i suoi amici il movente sarebbe politico: la ragazza ha infatti riconosciuto tra i suoi aggressori un militante di Casa Pound Napoli che avrebbe agito con altre tre persone che facevano da palo. "Mentre tornava a casa per la strada semideserta, A. è stata fermata, con la scusa di un’indicazione, da un individuo sulla quarantina, da lei riconosciuto come appartenente all’organizzazione neofascista di Casa Pound, che già l’aveva importunata nei giorni precedenti. – si legge in una nota su Facebook – L’uomo stavolta l’ha afferrata, sbattuta con violenza contro il muro e poi le ha premuto un coltello contro la gola, minacciandola in vario modo, e cosa ancora peggiore, molestandola sessualmente.

Ma la giovane reagisce e riesce ad attirare l'attenzione di un passante: "Nonostante le fosse stato imposto di non urlare e la spinta del coltello fosse forte al punto di causare una lacerazione sulla pelle, la ragazza ha trovato la forza di gridare, attirando l’attenzione di un passante di mezza età che aveva già notato la scena". La nota, apparsa sulla pagina dell'occupazione dell'ex opg Je so' pazzo, parla di "un’aggressione sessista, volta a traumatizzate una giovane donna". Secondo gli attivisti dei collettivi nei giorni scorsi diverse minacce agli studenti della zona erano arrivate via social network da diversi esponenti del movimento di estrema destra. A mandare su tutte le furie quelli di CasaPound il fatto che gli studenti avessero rimosso alcuni striscioni del loro movimento.

Casapound contro le accuse: "Non aggrediamo nessuno"

"Apprendiamo, ancora una volta, che, privi di contenuti politici ed in cerca di una spicciola visibilità, i compagni dell'"Ex Opg – je so' pazzo" hanno diffuso un comunicato stampa in cui accusano CasaPound Italia di aver compiuto una aggressione ai danni di una studentessa di 17 anni, ieri sera nel quartiere Vomero. Non è nostra prassi o abitudine consumare aggressioni, diurne o notturne che siano e tanto meno ci interessa seguire le orme di chi, alla ricerca disperata di una visibilità che non ha, rivolge accuse false ed infamanti contro i propri avversari politici". La nota è CasaPound Napoli e replica alle accuse degli studenti che occupano l'ex Opg. "La sicurezza dei cittadini, o in questo caso l'insicurezza – si legge nella nota di CasaPound – non è di certo riconducibile alla presenza sul territorio dei nostri militanti, quanto piuttosto all'incapacità di gestione dell'ordine pubblico del sindaco De Magistris e del Prefetto, occupati in una perenne ed infruttuosa campagna elettorale – aggiungono -. Non siamo quindi disposti a restare inermi ed a subire calunnie gravissime ed infamanti – conclude la nota – da parte di chi non ha più alcuna reale battaglia politica da condurre. Adiremo pertanto le vie legali contro chiunque abbia infamato e calunniato il nostro movimento, menzionando addirittura una molestia sessuale, e sporgeremo denuncia contro chi ha inventato la nostra partecipazione ad un simile episodio".

Luigi De Magistris: "Solidarietà alla giovane aggredita"

"Condanno tutti gli atti di violenza fisica e sessuale, questa volta a sfondo politico e mossi contro giovani e donne”, dichiara in una nota il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris in riferimento all'aggressione subita ieri in via Caldieri da una giovane diciassettenne. “Gravissimo che ci siano persone che non hanno mai rinunciato ad ideologie neofasciste e pratiche violente bandite dalla Costituzione repubblicana e vietate dall'ordinamento giuridico. Alla giovane napoletana la solidarietà mia personale e dell'intera Amministrazione”.Soli

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