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50 anni senza Totò: al Rione Sanità due monumenti alla sua memoria

L’iniziativa, presa nel cinquantenario della morte di Antonio de Curtis dalla Onlus Fondazione San Gennaro, con la collaborazione di diversi partner, rientra in un progetto di riqualificazione urbana della Sanità: insieme ai due monumenti dedicati al principe della risata saranno recuperate due piazze del Rione, recentemente restaurate.
A cura di Valerio Papadia
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Una moneta celebrativa coniata dalla Zecca dello Stato, poi una laurea honoris causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo conferitagli dall'università Federico II di Napoli: sono solo due delle numerose iniziative intraprese a Napoli per commemorare Antonio de Curtis, in arte Totò, il "principe della risata" scomparso il 15 aprile di 50 anni fa. Come se non bastasse il Rione Sanità, il quartiere di Napoli che gli ha dato i natali (Totò nacque nel 1898 in via Santa Maria Antesaecula) ha deciso di dedicargli due monumenti commemorativi che saranno inaugurati uno il 15 aprile, giorno appunto della sua morte e l'altro il 29 dello stesso mese.

L'iniziativa, partita dalla Onlus Fondazione San Gennaro, con la collaborazione di diversi partner, si pone l'obiettivo sì di celebrare il "principe della risata", ma rientra anche in un piano più ampio di riqualificazione della sanità, a cui saranno restituite anche due piazze. Si parte, come detto, il 15 aprile, con l'inaugurazione del Monolite dedicato al grande artista in Largo Vita (che potrebbe cambiare nome in Largo Totò) al quale l'opera ridarà nuova vita. Il 29 aprile, invece, in via Santa Maria Antesaecula sarà posizionato un busto in bronzo raffigurante Totò e sarà inaugurata la nuova facciata delle Basilica di San Severo, recentemente restaurata.

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