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A Napoli si vendono anche le tombe: sulle lapidi i nomi dei morti del clan

La Polizia Municipale di Napoli ha scoperto che una cappella di proprietà del Comune, nel cimitero di Poggioreale, era stata venduta e occupata da un’altra famiglia. Molti dei nomi sulle lapidi appartenevano a persone legate ad un noto clan camorristico, morte per fatti di sangue.
A cura di Valerio Papadia
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Una vasta operazione della Polizia Municipale, di concerto con i Servizi Cimiteriali del Comune di Napoli, ha portato alla scoperta di irregolarità all'interno del cimitero di Poggioreale. I vigili hanno scoperto che alcune cappelle gentilizie di proprietà del Comune erano state vendute e occupate indebitamente da terzi. In particolare, gli agenti hanno sottoposto a sequestro penale un manufatto funebre già predisposto per accogliere i componenti di un'unica famiglia ma fattivamente occupato indebitamente da un'altra.

L'esame della cripta ha reso possibile verificare che né i loculi né la terra contenessero defunti. Inoltre, su 4 delle 5 lapidi presenti, erano stati incisi i nomi di nove persone che, dopo accurate verifiche, si è scoperto essere legate ad un noto clan camorristico della zona, morte a causa di fatti di sangue. Le indagini adesso si concentrano sull'individuazione del luogo effettivo in cui le persone iscritte sulle lapidi sono state sepolte e sull'individuazione di chi abbia favorito la vendita impropria di un bene appartenente al Comune di Napoli.

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