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Abuso d’ufficio, assolti Angelo Montemarano e Andrea Abbamonte

Nel 2005 i due ex assessori regionali fecero assumere in Regione come dirigente Fernando Farroni che, secondo la Procura, non aveva i titoli. I magistrati hanno ritenuto che non ci fosse reato.
A cura di Redazione Napoli
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Angelo Montemarano, ex assessore regionale alla sanità, oggi direttore generale dell'Arsan.
Angelo Montemarano, ex assessore regionale alla sanità, oggi direttore generale dell'Arsan.

Assolti perché il fatto non sussiste: è caduta l’imputazione di abuso di ufficio a carico degli ex assessori regionali Angelo Montemarano e Andrea Abbamonte, ma anche dell’attuale presidente del consiglio comunale di Portici Fernando Farroni, figlioccio dell’attuale direttore generale dell’Arsan, che nella cittadina vesuviana ha la sua residenza.

I tre sono andati a processo perché, nell’agosto 2005, Montemarano, allora fedelissimo di Ciriaco De Mita, fece assumere come dirigente di staff dell’assessorato regionale alla sanità Farroni, che si era laureato da poco. A dare il via libera all’assunzione l’assessore regionale al personale, Andrea Abbamonte, avvocato amministrativista nominato in giunta da Clemente Mastella. La Procura della Repubblica di Napoli sosteneva che Farroni non avesse i titoli necessari per ricoprire un incarico così importante e lucrativo (circa novantamila euro all’anno lo stipendio), anche perché si era laureato pochi mesi prima di firmare il contratto. Già nel 2012 era caduta l’accusa di falso a carico di Montemarano e Abbamonte. Quasi nove anni dopo i fatti, dunque, e al termine di un lungo processo che ha visto gli imputati rinunciare alla prescizione, è arrivata la decisione dei giudici, i quali ha assolto tutti dopo che anche il pubblico ministero si era detto favorevole al proscioglimento degli imputati.

Farroni è in predicato di candidarsi con il centrodestra alle imminenti elezioni regionali. In una lista civica promossa da Angelo Montemarano, ovviamente, con buona pace del fatto che a Portici è stato eletto all'interno di una maggioranza di centrosinistra.

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