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Addio a Gennaro Manzoeto, storico edicolante di piazza Municipio

Scomparso dopo una lunga malattia lo storico edicolante di piazza Municipio. Fu lui a scoprire e denunciare, dieci anni fa, la prostituzione giovanile a pochi passi dalla sua edicola, in via Santa Brigida e per questo fu insignito di uno speciale encomio dal Comune.
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Se n'è andato, dopo una lunga malattia contro la quale aveva combattuto restando fino all'ultimo al suo posto di comando, nella piccola e fornitissima edicola di piazza Municipio, Gennaro Manzoeto, professione giornalaio, presenza storica della zona, conosciutissimo da chi frequentava assiduamente il Comune di Napoli. Sessant'anni, tifosissimo del Calcio Napoli ( la sua edicola è tutta verniciata di azzurro) Gennaro Manzoeto era noto agli avventori di Palazzo San Giacomo non solo per essere un giornalaio attento e scrupoloso – era il fornitore ufficiale delle mazzette di quotidiani per l'Amministrazione comunale – ma anche per la sua memoria: conosceva uno per uno,  nome, cognome, vita, morte e miracoli, dipendenti comunali, assessori, dirigenti, consiglieri cittadini e perfino quei giornalisti che per lavoro erano abituali frequentatori del Municipio cittadino. "Un uomo semplice e profondo allo stesso tempo. Un pacione e un combattente allo stesso tempo. Un uomo buono e gentile. Un uomo vero. Se ne è andato un compagno di giornata, un amico. Ciao, mio carissimo Gennaro, ti ho voluto assai bene", è il commento il sindaco Luigi de Magistris, affidato a un comunicato stampa.

Gennaro Manzoeto denunciò lo scandalo pedofilia di via Santa Brigida

L'economio per Gennaro Manzoeto.
L'economio per Gennaro Manzoeto.

Era il 2008 quando Gennaro Manzoeto denunciò alla stampa e alle forze dell'ordine un giro di prostituzione minorile che partiva con l'adescamento dei ragazzini stranieri nella zona tra via Verdi e via Santa Brigida (area che prima dell'arrivo della sede del Consiglio comunale era abituale luogo di ‘passeggio' di trans) e finiva con squallidi rapporti consumati nei bassi ubicati nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. Manzoeto denunciò pubblicamente con forza questi vergognosi abusi, furono avviate delle indagini e arrestate persone. E così l'edicolante di piazza Municipio fu insignito di uno speciale encomio dall'allora sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e dall'allora presidente del Consiglio Comunale Leonardo Impegno per avere, con le sue denunce, bloccato questa vergognosa vendita di corpi. "Gratitudine per l’abnegazione dimostrata nell’azione di contrasto all’abietto fenomeno della pedofilia in città", c'era scritto nel riconoscimento.

L'edicola del giornalaio listata a lutto.
L'edicola del giornalaio listata a lutto.

Dopo la notizia della scomparsa di Gennaro Manzoeto, che si è diffusa rapidamente fra i commercianti e gli avventori più frequenti della sua edicola, qualcuno ha apposto un mazzo di girasoli listato a lutto sulla serranda abbassata, sulla scritta ultras "Nessuno Come Noi". "Conoscevo Gennaro – racconta il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – fin da piccolo. Ha sempre svolto il nobile mestiere del giornalaio con grande passione e sacrificio. Aveva sempre consigli buoni per tutti e amava tantissimo Napoli e la vita politica locale e nazionale. È stato un punto di riferimento per tanti di noi. Ha cresciuto un pezzo importante della città e ci voleva bene". "Ciao Gennaro, inutile dirti che mi mancheranno quelle chiacchiere belle su Napoli. Anche tu, come tutti noi, speravi sempre in una ‘nuttata' migliore. Ti voglio bene" ha scritto il conduttore della Radiazza Gianni Simioli sulla sua pagina Facebook.

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