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Affittopoli dell’arte a Napoli, dimore storiche affittate a prezzi stracciati

L’indagine effettuata dalla Corte dei Conti e dalla Guardia di Finanza ha scoperto un danno alle casse dello Stato di circa 1 milione di euro. Le dimore storiche di Napoli, di proprietà del Mibact, venivano affittate a prezzi irrisori a parenti di funzionari della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Demanio.
A cura di Valerio Papadia
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L'ingresso della Villa Floridiana al Vomero
L'ingresso della Villa Floridiana al Vomero

Un nuovo caso di affittopoli coinvolge Napoli. Indagini della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza partenopea hanno permesso di accertare che alcuni funzionari della Soprintendenza del patrimonio artistico e culturale di Napoli e del Demanio affittavano le dimore storiche cittadine, di proprietà del Mibact, a parenti ed amici a prezzi irrisori, talvolta perfino simbolici. I palazzi coinvolti si trovano in Villa Flaridiana al Vomero, a Villa Pignatelli a Chiaia e all'interno del Bosco di Capodimonte.

Anche se non risultano ancora indagati, alcuni funzionari dei due organi sono stati ascoltati dalla magistratura contabile di Napoli. La Corte dei Conti e le Fiamme Gialle, nel corso delle indagini – condotte dal sostituto procuratore Ferruccio Capalbo e dal procuratore Michele Oricchio – hanno scoperto che il caso di affittopoli ha creato un ammanco di circa un milione di euro dalle casse dello Stato. Le indagini proseguono per cercare di fare maggiore chiarezza sulla vicenda e per individuare i reali responsabili della frode.

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