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Agguato di camorra a Miano: pioggia di proiettili, due morti e un ferito

Agguato di camorra a Napoli in vico Cotugno, nel quartiere Miano. Due i morti, Salvatore Corrado e Domenico Sabatino, pregiudicati legati al clan Lo Russo, egemone nella zona. Una terza persona è rimasta ferita. Gli spari davanti ai bambini che giocavano. Sabatino era il figlio dell’ex boss della Sanità Ettore, adesso collaboratore di giustizia.
A cura di Redazione Napoli
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Il luogo del duplice omicidio di camorra a Miano
Il luogo del duplice omicidio di camorra a Miano

Pioggia di proiettili in pieno giorno nel quartiere napoletano di Miano. L'agguato in quella che storicamente è la roccaforte del clan dei ‘Capitoni', i Lo Russo. In vico Cotugno nella periferia a Nord di Napoli ha avuto luogo una scena da Far west, con un agguato di camorra che ha coinvolto tre persone all'altezza dell'isolato 11. Due le persone morte; la terza, ferita, è stata portata d'urgenza al pronto soccorso. Accanto ai due corpi è stato ritrovato uno scooter: è possibile che le due vittime fossero in sella al mezzo.

Gli spari davanti ai bambini

A cadere sotto i colpi dei killer sono stati Salvatore Corrado e Domenico Sabatino, entrambi pregiudicati e affiliati proprio al clan Lo Russo. I sicari sono entrati in azione intorno alle 16, in pieno giorno: non hanno esitato a sparare nonostante nel vicolo vi fossero alcuni bambini che stavano giocando a pallone.

Una delle due vittime, Domenico Sabatino, era il figlio dell'ex boss del Rione Sanità Ettore Sabatino, oggi collaboratore di giustizia. L'altro figlio e fratello di Domenico, Francesco Sabatino, tre anni fa rimase vittima di un caso di "lupara bianca": sparì e il suo corpo fu trovato – con segni di crudeli torture e la giugulare recisa – in un canalone in zona Frullone.

Dopo l'agguato i killer sono scappati: al momento non sembrano esserci testimoni, probabilmente fuggiti ai primi spari. Non si sa se i sicari abbiano agito a bordo di un'auto o di uno scooter. Sull'agguato indaga la polizia.

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