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Avellino, giustiziato dalla camorra. Il corpo trovato riverso nella neve

Trovato a Campo di Spina, in provincia di Avellino, il corpo di un giovane di 30 anni. Da quanto è emerso, il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine sarebbe un affiliato del clan Cava, attivo nella zona del Vallo di Lauro.
A cura di Angela Marino
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Gli hanno sparato quattro volte con una pistola: tre volte all'addome e, un'ultima volta, alla nuca. Poi lo hanno trasportato in mezzo alla neve nel bosco del Cupone nel cuore del Parco del Partenio, dove è stato ritrovato riverso a faccia in giù, nel suo sangue. Si tratta di Attilio Di Grezia, 30 anni, residente a Mercogliano, in provincia di Avellino,presunto esponente del clan Cava. Ascoprire il corpo semi congelato del ragazzo stato, cercatore di tartufi di Mugnano. Durante una escursione sul sentiero intorno alle 9,30 di ieri mattina, l'uomo si è imbattuto in quello che sembrava un sacco o un fagotto al centro della strada. Sceso dall'auto, si è trovato di fronte al corpo ed ha immediatamente avvertito i vigili urbani del Comando di Mugnano (Napoli). I primi rilievi, coordinati dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Avellino Maria Teresa Venezia hanno rivelato che il giovane, trovato con indosso abiti e calzature poco adatti al clima rigido di quelle vette, è stato picchiato e ucciso almeno ventiquattro ore prima del ritrovamento in un altro luogo e poi trasportato a Campo di Spina.

Quando, in serata, è stata accertata anche l'identità del ragazzo, noto alle forze dell'ordine per essere affiliato al clan Cava, ha cominciato a delinearsi l'ipotesi del raid punitivo. Il nome di Di Grezia emerge anche dai fascicoli dell'Operazione «Scacco agli estorsori», branca della più vasta operazione «Tempesta» del 2008, che inflisse un duro colpo al clan Cava, cosca che controlla il Vallo di Lauro. Di Grezia, venne arrestato in quella occasione insieme a Bernardo Cava e Santolo Fabi per estorsione nei confronti di alcuni imprenditori locali. Nel 2009, sempre con l'accusa di estorsione, il 25enne venne condannato in primo grado, per poi essere scarcerato nel 2012. Gli inquirenti stanno battendo ora la pista del regolamento dei conti. Le indagini si erano concentrare, in un primo momento, su un furgone carico di legna avvistato a circa cinquecento metri dal cadavere. Il veicolo è stato poi trovato a Quadrelle, in località Morricone, dagli agenti del Corpo forestale dello Stato. Ascoltate, le due persone a bordo del mezzo hanno rivelato di essere scappate alla vista dei carabinieri a Campo di Spina perché colpevoli di aver caricato legna tagliata senza autorizzazione. Si esclude quindi un collegamento con il delitto.

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