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Piano per Bagnoli, l’opposizione diserta de Magistris e il Consiglio Comunale

Questa mattina, i membri dell’opposizione al sindaco Luigi de Magistris non si sono presentati in Consiglio Comunale, dove era prevista la discussione del piano di bonifica di Bagnoli firmato dal sindaco lo scorso 19 luglio in Prefettura.
A cura di Valerio Papadia
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Dopo oltre due anni di tira e molla con il Governo dell'ex premier Matteo Renzi – e dopo tantissimi anni di battagli e proteste – lo scorso 19 luglio, negli uffici della Prefettura di Napoli, il primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris ha firmato il cosiddetto piano per Bagnoli, il progetto che prevede la bonifica e la riqualifica dell'intero quartiere napoletano oscurato ancora dall'ombra del mostro di ferro dell'ex Italsider. Proprio questa mattina, l'intera seduta del Consiglio Comunale di Napoli era dedicata proprio alla discussione del suddetto piano ma, a causa della diserzione dei membri dell'opposizione al sindaco, la riunione è saltata per la mancanza del numero legale di consiglieri necessario ad effettuarla.

"Intendiamo sottrarci alla farsa messa in scena da un sindaco che, prima firma gli accordi ignorando del tutto il ruolo e le funzioni del Consiglio e poi, solo a scelte compiute, convoca l'assemblea cittadina per un'informativa solo dopo aver presentato alla stampa i contenuti dell'accordo, l'amministrazione ha ritenuto opportuno inviare documenti e materiali ai gruppi consiliari. Questo a dimostrazione di quanto sia il rispetto che il sindaco e la sua Giunta riservano all'intero consiglio comunale. Noi ci rifiutiamo di prestarci a questo giochino fatto di farse sulla pelle del Consiglio e prima ancora della città" si legge in una nota congiunta di Pd, Fi, M5S, Prima Napoli e Napoli Popolare.

Le reazioni dell'opposizione alla firma del piano per Bagnoli

Il motivo della diserzione è proprio la firma del patto per Bagnoli che, secondo l'opposizione, non è sufficiente per riqualificare l'area e, anche se lo fosse, arriva troppo tardi. "Per tre anni se l'è presa comoda de Magistris sprecando tempo prezioso a litigare con Renzi. Poi ha avuto fretta di firmare proprio quando si trattava di affrontare il tema Bagnoli in consiglio comunale. Ovviamente non si mette in discussione la firma ma è chiaro che non basta: il percorso sarà lungo e c'è bisogno di definire molte questioni, a cominciare dai finanziamenti. Abbiamo spiegato più volte che si è già perso troppo tempo e che si sarebbe dovuto ricorrere fin dall'inizio alle sinergie istituzionali, ma la questione riguarda i rapporti del sindaco e della Giunta con il Consiglio e lo scarso rispetto che de Magistris ha nei confronti dell'assemblea democraticamente eletta" ha detto Mara Carfagna, consigliere comunale e deputata di Fi.

Dello stesso avviso anche Valeria Valente, consigliera e deputata del Pd: "Con il nostro gesto abbiamo smascherato la farsa di de Magistris che voleva nascondere i problemi politici enormi della sua maggioranza, che nulla hanno a che vedere con gli interessi di Napoli e dei napoletani e tantomeno con il futuro di Bagnoli, utilizzando il consiglio comunale mortificandolo e svilendo il suo valore. Con questo gesto il consiglio comunale ha voluto esprimere al sindaco tutte le difficoltà di accettare le assurde modalità di una discussione tardiva e tutta incentrata sulla propaganda. Oggi ci siamo sottratti all'ennesima farsa e presa in giro del sindaco, pretendendo da de Magistris il doveroso e minimo rispetto delle istituzioni e impedendogli di servirsene a suo piacimento".

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