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Bimbo americano ha una grave malattia: la speranza arriva da Napoli con le staminali

Il bambino, affetto da una rara malattia genetica, la adrenoleucodistrofia, avrà una speranza di guarigione grazie ad alcune cellule staminali provenienti da un cordone ombelicale depositato nella Banca del sangue cordonale dell’ospedale Pausilipon di Napoli, che ha già provveduto a spedirlo negli Stati Uniti. Nel 1992, il film “L’Olio di Lorenzo” fece conoscere questa terribile malattia.
A cura di Valerio Papadia
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C'è una speranza di guarigione per un bambino americano affetto da adrenoleucodistrofia, una rara malattia genetica degenerativa che colpisce i perossisomi – organelli intracellulari che contengono vari enzimi – e che comporta gravi deficit a vari livelli, dal movimento al comportamento. Uno spiraglio di luce arriva da Napoli, dove nella Banca del sangue cordonale (Basco) dell'ospedale Pausilipon è stato ritrovato un cordone ombelicale compatibile, donato da una donna campana, grazie alle cui cellule staminali sarà possibile effettuare un trapianto. Il nosocomio napoletano ha già provveduto alla spedizione del cordone negli Stati Uniti ad una temperatura di -186 gradi. Il ritrovamento è stato possibile grazie ad una rete che consente alle strutture mediche di tutto il mondo di individuare le cellule staminali ovunque si trovino.

L'adrenoleucodistrofia acquisì una certa notorietà grazie al film del 1992 "L'Olio di Lorenzo" di George Miller, con Susan Sarandon e Nick Nolte alle prese con il figlio affetto proprio dalla rara malattia genetica. Il film, tratto da una storia vera, racconta proprio del piccolo Lorenzo Odone e della sua famiglia, che per prima utilizzò l'Olio – una miscela di trigliceridi monoinsaturi – per cercare di curare la malattia.

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