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Bombe contro case e negozi per imporre il pizzo, arrestati 5 affiliati ai Casalesi

I cinque affiliati al clan, nel gruppo “Nuova gerarchia del clan dei casalesi”, si proponevano di ridare gloria ai capi storici del clan, come i Bidognetti. Il gruppo imponeva il pizzo a commercianti nel Casertano e nel Napoletano, intimidendoli con attentati dinamitardi.
A cura di Valerio Papadia
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Sono arresti importanti quelli messi a segno dai carabinieri del Nucleo Territoriale di Aversa (Caserta), a seguito di un'accurata indagine condotta dal pool antimafia di Napoli, guidato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Cinque persone sono finite in manette perché identificati come appartenenti ad una frangia del clan dei Casalesi, denominata "Nuova gerarchia del clan dei Casalesi" che si proponeva l'intenzione di riportare in auge le storiche famiglie legate al potente clan, come i Bidognetti. Le accuse sono di estorsione e detenzione illegale di armi e materiali esplodenti con l'aggravante della modalità e della finalità mafiosa.

Nella fattispecie, le indagini condotte dai militari dell'Arma dal febbraio al maggio del 2017 hanno permesso di collegare i cinque arrestati ad alcuni attentati dinamitardi contro abitazione private ed esercizi commerciali, avvenuti a Parete, Giugliano e lungo il litorale domitio, con lo scopo di imporre il pizzo ai piccoli imprenditori locali. I soldi delle estorsioni andavano poi a finire proprio nelle casse del clan Bidognetti.

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