Norberto Gallo, classe 1971, napoletano, professione insegnante e sindacalista, risulta iscritto all'Ordine dei giornalisti della Campania, elenco pubblicisti, a far data dal 7 luglio 2010. Il dato non è di poco conto e spiegheremo presto perché. Ma chi è Norberto Gallo? Un personaggio eclettico sicuramente. Attivista, blogger della prim'ora (il suo Napolionline.org fu tra i primi in città), appassionato di video e radio, musicista, insegnante, giornalista pubblicista e sindacalista Cgil del suo comparto, la scuola. Uscito dal precariato da ultra 40enne, Gallo da anni si dedica a fondo alla sua professione, l'insegnamento. Ma senza tralasciare la curiosità per quel che accade a Napoli. Basta cercare: Google è strapieno delle sue interviste a qualsiasi, piccolo o grande personaggio della politica campana, cittadina o anche nazionale. Da Antonio Bassolino a Marco Rossi-Doria (con il quale fu anche eletto consigliere municipale), da Nicola Cosentino (quando era il leader di Forza Italia in Campania) a Luigi Cesaro, giornalisti, intellettuali, politici, sono passati dallo studiolo di Gallo in quel di Soccavo.
Tutto questo non fa dell'uomo una notizia. Ma lo diventa se legato a quanto accaduto qualche giorno fa. All'inizio della settimana Norberto Gallo, da poco segretario napoletano della Cgil Scuola (ha sostituito Fiorella Esposito, eletta sindaco di Arzano) è stato convocato al quartier generale confederale di Roma. Motivo? Render conto di un fatto avvenuto mesi fa e di un altro fatto non-avvenuto altrettanti mesi fa. Quello avvenuto è l'intervista all'ex terrorista neofascista Franco ‘Giorgio' Freda di Ordine Nuovo. Quello non avvenuto (saltò poco prima di aver luogo) è l'intervista pubblica ad un altro uomo della ‘notte della Repubblica' quella a Stefano Delle Chiaie, l'ideologo di Avanguardia Nazionale, sempre estrema destra italiana.
Su Gallo è scattata l'indagine interna al sindacato confederale ai sensi dell'articolo 3 dello statuto. La norma vieta l'iscrizione a Cgil a coloro che hanno «finalità incompatibili» con la struttura, ovvero «affiliati a organizzazioni segrete, criminali, logge massoniche, organizzazioni a carattere fascista o razzista, organizzazioni terroristiche». Tanto è bastato per sollevare un polverone all'interno di una organizzazione, la Cgil Napoli, che da due anni vive una situazione di estrema difficoltà: commissariata e avvelenata da faide interne.
Il professore sotto accusa – contattato da Fanpage.it, spiega – «Ho replicato che non sono fascista ma che ovviamente si trattava di una intervista per quel che riguarda Freda, intervista peraltro visibile da mesi su Youtube. Per Delle Chiaie invece non c'è stato nemmeno, l'evento. Sono un dipendente pubblico, non appartengo ad alcuna organizzazione di questo tipo».
Lo spettro dell'espulsione dal sindacato o comunque del ‘caso politico' che secondo qualcuno dovrebbe portare alla rimozione del segretario di Flc Cgil Napoli celerebbe (e nemmeno tanto) la lotta ferocissima per arrivare alla segreteria del sindacato. Sui social network, in particolare su Facebook, molti attestati di solidarietà bipartisan al prof-sindacalista-giornalista.
