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Arrestato Walter Mallo, il boss del rione Don Guanella. In casa aveva un pitone

È finito in manette il giovane boss Walter Mallo, capo clan di un gruppo criminale nascente nella periferia nord di Napoli. Mallo è stato arrestato nell’appartamento in cui viveva con la famiglia accanto a quello scelto come base logistica per il gruppo, dove gli investigatori hanno trovato perfino un rettilario con un pitone.
A cura di An. Mar.
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Walter Mallo
Walter Mallo

È finito in manette il giovane boss Walter Mallo, capo clan di un gruppo camorristico nascente nella periferia nord di Napoli. I carabinieri della compagnia Napoli-Vomero hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea a carico del 26enne e di altri due giovani, Paolo Russo e Vincenzo Danise, ritenuti affiliati al clan. L'accusa per gli arrestati è quella di associazione di tipo mafioso e di detenzione e porto illegale di armi, aggravate dall'aver agito per finalità mafiose.

La lacrima tatuata sotto l'occhio simbolo del clan

Significativa secondo, gli inquirenti, la lacrima tatuata sotto l'occhio sinistro del giovane boss. Il tatuaggio potrebbe essere segno dell'appartenenza al clan o comunque rappresentare un riferimento alla guerra di camorra in atto. L'arresto, specifica un nota dell'Arma "ha permesso di evitare il proseguire dello scontro armato fra gruppi criminali del capoluogo campano.Walter Mallo, ritenuto uno dei sicari che lo scorso 23 aprile hanno ucciso due uomini del clan Vastarella, attivo nel rione Sanità, era stato ferito in un agguato sulla Tangenziale di Napoli pochi giorni dopo gli omicidi. Mallo è ritenuto il boss di un un gruppo criminale che ha sottratto sul rione Don Guanella allo storico il clan Lo Russo, i cosiddetti Capitoni, egemone nella zona, del quale rappresenta un costola. Il clan Mallo si è alleato col sodalizio Sequino – Esposito contro i Vastarella, nel rione Sanità e contro lo stesso clan Lorusso, i cosiddetti ‘Capitoni'.

Nella roccaforte del boss un rettilario con un pitone

Nella casa da Mallo al rione Don Guanella, scelta come roccaforte della nuova consorteria criminale emergente, il giovane bossa aveva un pitone. L'immobile era stato sottratto con la forza ai legittimi affittuari e eletto a base logistica del nuovo clan.L'appartamento si trova vicino a quello dove il giovane capoclan abitava con la propria famiglia nello stesso rione Don Guanella del quartiere Miano di Napoli. Fondamentale nelle indagini "Il contenuto dei dialoghi – dice Beatrice – ha consentito di delineare uno scenario allarmante di sparatorie reciproche culminato nel recente ferimento di Mallo".

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