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Camorra e corruzione alle elezioni: terremoto a Nocera Inferiore, 4 arresti e 19 indagati

Intrecci tra forze politiche in cerca di consenso elettorale e boss della camorra di Nocera Inferiore al centro dell’inchiesta che ha portato oggi ad una raffica di arresti e indagati. Nello scorso mese di giugno un videoreportage di Fanpage.it lanciava l’allarme sulle elezioni Amministrative.
A cura di Redazione Napoli
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Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite all'alba di oggi dai carabinieri del Ros di Salerno nei confronti di altrettante persone indagate per associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso ed estorsione. I militari hanno inoltre eseguito in mattinata perquisizioni a carico di 19 indagati in stato di libertà per il reato di corruzione elettorale. Le misure sono state emesse dal gip del tribunale di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Al centro delle indagini, i clan camorristici dell'Agro Nocerino-Sarnese e i loro interessi nel settore imprenditoriale. Per gli investigatori in occasione delle consultazioni elettorali a Nocera Inferiore (Salerno) dello scorso giugno sono avvenuti anche alcuni casi di corruzione elettorale.

Gli interessi dell'ex boss cutoliano

Un cambio di destinazione urbanistica di un terreno, minacce a al candidato che non voleva ‘quel' servizio di attacchinaggio dei manifesti elettorali e sullo sfondo l'ipotesi di pagamento di elettori, corrotti per sostenere un candidato in consiglio comunale. Un quadro a tinte fosche che Fanpage.it aveva in parte documentato con un videoreportage di Carmine Benincasa in occasione delle Amministrative dello scorso 11 giugno a Nocera. Secondo gli investigatori, rievante il ruolo avuto nella vicenda da Antonio Pignataro, storico affiliato negli anni Ottanta alla Nco (Nuova Camorra Organizzata) di Raffaele Cutolo, passato poi con la "Nuova Famiglia". Pignataro fu condannato per l'omicidio, avvenuto a Cava dei Tirreni nel 1982, di Simonetta Lamberti (figlia dell'allora procuratore di Sala Consilina, Alfonso). Nel 2015 all'uomo stato concesso di espiare la pena ai domiciliari per gravi motivi di salute ma una volta a Nocera Inferiore, secondo gli investigatori, ha iniziato a rivendicare il proprio carisma criminale ma anche ad assicurarsi rapporti di natura politica al fine di garantirsi tornaconti personali. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere di stampo camorristico, scambio elettorale politico mafioso, corruzione elettorale, estorsione e violenza privata.

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