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“Campania Blues Festival”, da stasera star mondiali del genere si alternano a Salerno

Si terrà dal 17 al 19 luglio il “Campania Blues Festival” che porta a Salerno tre artisti importanti del blues contemporaneo oltre a una serie di appuntamenti tra letteratura e incontri.
A cura di Redazione Napoli
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Ruthie Foster
Ruthie Foster

Comincia questa sera il “Campania Blues Festival” che quest'anno, in occasione della sua XI Edizione, approda a Salerno. Diretta da Domenico Spena, organizzata dall’associazione Genius Loci con il sostegno della Ragione Campania, del Comune di Salerno, dell’ Autorità Portuale di Salerno e di Scabec, in collaborazione con il Premio Charlot quest'anno la rassegna sarà all'insegna delle "contaminazioni migranti" come recita anche il sottotitolo di un festival che quest'anno vede come headliner Randolph Matthews, Lurrie's Bell con la Chicago Blues Explosion e Ruthie Foster, la cui musica si sommerà anche a incontri, presentazioni di libri e musica itinerante.

Ad aprire, questa sera, sarà Matthews, cantante, compositore e produttore inglese nonché amato beatboxer che con la loop machine sovrappone linee melodiche e percussive in tempo reale, creando orchestrazioni vocali particolari ed evocative. Autore di 12 album, il suo stile unisce lo scat del jazz, una poetica delicata e influenze elettroniche ed etniche che gli ha permesso di esibirsi su plachi importanti come quelli della Royal Albert Hall e del Ronnie Scott’s jazz club e di collaborare con artisti del calibro di Amp Fiddler, Grace Jones, Richard Bona, Giles Peterson, Suen Kuti, Angelique Kidjo e Jazzanova.

Il 18 luglio toccherà a Lurrie Bell, figlio del leggendario armonicista Carey Bell, prendersi il palco salernitano. Bellie ha vissuto la musica sin dalla tenera età, imbracciando la prima chitarra a 8 anni ed esibendosi live con Willie Dixon, prima di fondare, nel 1977, The Sons of the Blues e andare in tour con la Koko Taylor’s Band. Dopo aver pubblicato con etichette importanti come la Alligator Records, Bell ha fondato la Aria B.G. Records e ultimamente ha conquistato il prestigioso premio come canzone dell’anno per “Blues my soul” ai Blues Music Awards del 2014. Al suo fianco ci sarà la Chicago Blues Explosion, ovvero Roosevelt Porifoy alle tastiere, Melvin Smith al basso e Willie Hayes alla batteria.

Il 19 luglio, infine, chiuderà il festival la cantante afroamericana Ruthie Foster, una delle stelle di prima grandezza del blues contemporaneo e tra le protagoniste, qualche giorno fa, all'Umbria Jazz. Influenzata da folk, gospel, blues e soul è una star in Texas e negli Usa dove si è fatta apprezzare per l'album “The phenomenal Ruthie Foster” del 2007. Con il lavoro successivo, "The Truth according to Ruthie Foster” del 2009 ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards: il disco, che vede la partecipazione di musicisti del calibro di Robben Ford e dei Memphis Horns, segna la definitiva consacrazione e sorprende per la sua intensità e per i suoni curati in ogni dettaglio.

Ad aprire i live del 18 e 19 luglio alle 21 saranno rispettivamente i True Blues – quartetto nato nel 2003 dall’incontro tra l’armonicista Max Furio e il bassista Stefano Piccirillo – e 100% Bluez, trio guidato da Davide Lipari che presenta l’ultimo album, “Bloodshot”, mentre per quanto riguarda la letteratura, ci saranno anche due presentazioni, quella di Anselmo Botte, autore di “Mannaggia la miserìa” (Ediesse) e Roberto Castelli, autore di “La storia del Blues” (Hoepli), mentre tutti i giorni, inoltre, dalle 17 alle 20 la Street Blues Jam animerà le strade cittadine – da corso Vittorio Emanuele al centro storico di Salerno – con concerti itineranti

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