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Cardarelli, per medici e infermieri niente Facebook. E diveto di parlare ai giornalisti

Ospedale Cardarelli di Napoli: il commissario straordinario, Patrizia Caputo, ha diffuso un provvedimento con il quale limita la possibilità dei dipendenti di parlare con i giornalisti e pubblicare post su Facebook e Twitter.
A cura di Valerio Barbato
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All'ospedale Cardarelli cala il silenzio. Nessuno dipendente potrà più rilasciare dichiarazioni o interviste e parlare del proprio operato sui social network. Una sorta di bavaglio che l'azienda ospedaliera ha deciso di imporre al personale in servizio, che non potrà quindi esprimere valutazioni e pareri su quello che succede all'interno del Cardarelli. Il provvedimento a firma di Patrizia Caputo recita: "E’ fatto divieto a tutto il personale in servizio, nell’esercizio delle proprie funzioni,di intrattenere rapporti con i mezzi di comunicazione, rilasciare dichiarazioni od interviste, in quanto tali rapporti possono essere intrattenuti solo dal rappresentante legale dell’Azienda". Chi verrà sorpreso ad infrangere questa regola andrà incontro a sanzioni di natura disciplinare. Ora bisognerà capire in che modo i dipendenti potranno essere monitorati, se i commissari saranno in grado di tracciare tutti i post su Facebook e su Twitter per dare attuazione a questa misura a dir poco inconsueta.

Il consigliere comunale e presidente della Commissione Trasparenza, Valeria Ciarambino (M5S), si dice contraria: "Ci sembra eccessivo e grottesco lo stop imposto ai dipendenti dell’ospedale Cardarelli di utilizzare i social e più in generale di parlare con i giornalisti”- e rilancia – "come rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni, approfittiamo di questo tentativo di censura per lanciare l'appello a tutti gli operatori della sanità a farci giungere tutte le segnalazioni che riterranno, utili a denunciare quello che non va e a migliorare il servizio sanitario”.

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