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Ucciso davanti al nipotino 16 anni fa, arrestati sicari del clan dei Casalesi

Tre persone, ritenute affiliate al clan dei Casalesi, sono state arrestate questa mattina tra Benevento e Milano. Sono accusate di essere mandanti e gli esecutori dell’omicidio di Antonio Bamundo, avvenuto nel 2000 a San Marcellino (Caserta).
A cura di Va.Re.
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Un'operazione di polizia è scattata questa mattina all'alba contro tre uomini, ritenuti affiliati al clan dei Casalesi. Gli arresti sono scattati a Benevento e Milano e sono stati ordinati dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano. I tre indagati sono ritenuti essere i mandanti e gli esecutori materiali dell'omicidio di Antonio Bamundo, avvenuto nel 2000 nel comune di San Marcellino (provincia di Caserta). Le accuse sono di omicidio, detenzione e porto illegale di armi, con l'aggravante del metodo mafioso. Le indagini e gli arresti sono stati portati avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta.

L'omicidio di Antonio Bamundo

Antonio Bamundo è stato ucciso 16 anni fa, l'11 maggio 2000, nella sua pompa di benzina lungo la strada provinciale tra Casapesenna e San Marcellino, in provincia di Caserta. Aveva 45 anni ed era ritenuto affiliato alla costola dei Casalesi guidata da Vincenzo Zagaria. L'uomo fu giustiziato sotto gli occhi nel nipotino, che aveva 8 anni. Colpito al torace e al volto Bamundo fu trasportato all'ospedale di Aversa dove morì. poco dopo.

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