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Comprano case e società coi soldi destinati ai migranti: in manette vertici di una Onlus

Il presidente di una onlus di Giugliano, in provincia di Napoli, e la sua compagna sono stati arrestati sabato sera dalla guardia di finanza: avrebbero utilizzato i soldi destinati all’assistenza dei migranti per comprare case, società e affittare immobili. Sono accusati di truffa, peculato e appropriazione indebita: stavano per fuggire in Montenegro.
A cura di Francesco Loiacono
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Il presidente di un'associazione onlus e la sua compagna sono stati arrestati sabato sera dalla Guardia di Finanza nel Napoletano con l'accusa di truffa, peculato e appropriazione indebita. I due, il 43enne Alfonso De Martino, presidente dell'associazione "Un'Ala di Riserva" con sede a Giugliano, e la coetanea Rosa Carnevale, secondo gli inquirenti si sarebbero appropriati dei soldi destinati all'assistenza dei migranti per comprare case, società, affittare immobili ed effettuare altre spese a fini personali. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pubblici ministeri Raffaello Falcone e Ida Frongillo. A carico di De Martino è stata eseguita un'ordinanza di custodia in carcere , mentre per la compagna sono stati disposti gli arresti domiciliari: secondo gli inquirenti la coppia era pronta a fuggire in Montenegro.

Case e società coi soldi destinati ai migranti

Nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari Antonio Cairo si evidenzia che la Onlus strumentalizzava l'assistenza agli immigrati "per l'utile personale e in funzione di un guadagno illecito". L'elenco di beni acquistati coi soldi destinati ai migranti – l'associazione percepiva 40 euro al giorno per ogni immigrato proveniente dal Nord Africa – è lungo: figurano un immobile a Milano del valore di 152mila euro, una società di schede per ricariche telefoniche da 733mila euro, l'affitto di un bar a Pozzuoli e l'acquisto di un immobile nella stessa cittadina (per un valore totale di 115mila euro), 130mila euro in contanti e 345mila euro con fatture per operazioni inesistenti. Ciliegina sulla torta, l'acquisto di 37 biglietti per la partita di Champions Napoli-Chelsea, per un valore di quasi 6mila euro.

Indagini in corso

Le indagini sono ancora in corso, e mirano a cercare di fare luce sulle presunte complicità nel "sistema" che ruotava attorno alla onlus. Quest'ultima era infatti convenzionata con la Regione Campania pur non avendone i requisiti. Inoltre, due funzionari regionali della Protezione civile avrebbero indirizzato i migranti verso la struttura di Giugliano dietro l'elargizione di denaro: per questo sono indagati per corruzione. Nel mirino degli inquirenti anche i soldi ricevuti dalla onlus da parte di protezione civile e Regione Campania in un periodo tra maggio 2011 e dicembre 2012: si sospetta che l'attività della onlus possa essere stata un paravento per attività dei politici locali a "scopi clientelari".

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