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Comunali 2016 a Napoli, Bassolino: “Lista civica? Perché? Sono candidato alle primarie”

Mentre dalla segreteria nazionale Pd, Debora Serracchiani parla dell’incandidabilità degli ex sindaci, Antonio Bassolino, in corsa per le Comunali 2016 a Napoli, ribadisce che continuerà la campagna come candidato alle primarie: “Non si cambiano le regole in corsa”. La direzione generale del Pd, intanto, rimanda la discussione sulle amministrative al prossimo anno.
A cura di Angela Marino
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"Le regole non si cambiano in corsa". Lo scrive su Twitter, dopo averlo detto nel primo incontro con il pubblico dopo l'annuncio della sua candidatura a sindaco di Napoli, Antonio Bassolino. È la sua linea contro il cosiddetto "lodo Serracchiani" del Partito Democratico nazionale che vorrebbe impedirebbe l'ipotesi di un secondo mandato per i sindaci. È fermo nella sua convinzione di tornare attivamente in politica l'ex fascia tricolore, tanto che a candidarsi con una lista civica, correndo senza l'appoggio del partito, Bassolino non ci pensa neanche. "Una lista civica? – dice in un'intervista a Repubblica – E perché? Io sono candidato alle primarie del centrosinistra. Io non mi faccio fuorviare. Io resto calmo. Anche perché non credo che ci sia un politico bravo come Renzi dietro questa idea, singolare, di cambiare le regole del gioco quando il treno è già partito". E sulle indiscrezioni trapelate dal Pd secondo le quali l'ex governatore della Campania non sarebbe il candidato del partito, Bassolino commenta: "‘Fonti anonime' fanno sapere che io non sarei il candidato di Renzi? Ma le fonti anonime non sono roba di un grande partito".

Una candidatura che divide, quella dell'ex primo cittadino, che ha scatenato da ogni parte reazioni contrastanti: da chi ironizza sul processo di rottamazione che vede scendere in campo il politico 70enne alle critiche sulla presunta illegittimità della candidatura in vista dell'introduzione della nuova norma restrittiva. Sulla controversa candidatura anche il Pd locale non si sbilancia, e se Umberto Ranieri, possibile candidato alle primarie, stronca il politico di Afragola, meno dura è invece la senatrice Graziella Pagano, che su Facebook scrive: "Penso che il "lodo Serracchiani" sia anche giusto. Ma non andava proposto ora. Lo si sarebbe dovuto fare 3 mesi fa. Adesso è ovvio anche ai bambini, non ai più Renziani di Renzi, che tale proposta suona come norma "contra personam" e si trasforma, dunque, in un boomerang e in un assist allo stesso Bassolino. Io penso che Bassolino vada sconfitto politicamente nelle primarie. Gli si deve opporre una, o più, candidatura alternative. Da diversi punti di vista". La direzione generale del Pd, intanto, ha posposto la discussione sulle amministrative prevista nell'incontro del 23 novembre, omettendo così, per ora, di affrontare l'affaire Bassolino.

C'è chi però tuona contro la mancanza di una linea precisa nel Pd napoletano sulle primarie per le prossime comunali 2016 a Napoli. "Domani, al tavolo del centrosinistra, chiederemo agli amici del Pd di chiarire, una volta per tutte, alcuni punti altrimenti faremo saltare il tavolo proponendo di vederci direttamente con il Pd nazionale a Roma" così Francesco Emilio Borrelli, e il co responsabile dei Verdi di Napoli, Stefano Buono. "Bisogna decidere una volta e per tutte la data e le regole delle primarie – rimarcano – ma, per farlo, i rappresentanti locali del Pd devono dirci se hanno o meno il potere di prendere decisioni del genere o devono aspettare ordini e indicazioni da Roma anche perché le primarie sono primarie di coalizione e il Pd non può decidere tutto da solo". "Francamente, ascoltando le parole di Renzi che, in direzione nazionale, ha proposto la data unica del 20 marzo per le primarie dopo che, a Napoli, era stato scelto il 7 febbraio, e la proposta di cambiare le regole dopo la candidatura di Bassolino, ci sembra inutile continuare a discutere se poi quel che si decide a Napoli non viene tenuto in considerazione dai vertici nazionali del partito"

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