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Comunali Portici, flop per Alba, la ‘dama’ di Uomini e Donne: un solo voto alle elezioni

Un solo voto per Alba Palamenghi, protagonista di “Uomini e Donne”. Da Portici arriva anche il curioso caso della lista “Identità Meridionale”: ventuno candidati, zero preferenze.
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Forse si è votata da sola o forse non si è votata neppure lei e l’unico voto ricevuto è un gentile omaggio di un ammiratore che l’aveva ammirata in televisione. Alba Palamenghi, nota al grande pubblico per essere stata una “dama” di Uomini e Donne nel 2015 ha racimolato una sola preferenza alle elezioni comunali porticesi. La Palamenghi, nota sul territorio per il suo lavoro di commerciante di abbigliamento oltre che per le presenze nella fortunata trasmissione di Maria De Filippi, si era candidata nella lista “Rete Civica per Portici – Campania Libera”, coordinata dal giornalista Carlo Tarallo, che pure è riuscita ad eleggere un consigliere, forte dell’ottimo risultato del candidato sindaco a cui era collegata, il senatore del Partito Democratico Enzo Cuomo.

E’ andata un po’ meglio ad Anna Palumbo, madre di Noemi Letizia, la papi-girl che era balzata agli onori delle cronache quando Silvio Berlusconi si presentò a sorpresa alla festa del suo diciottesimo compleanno. La signora Palumbo era candidata nella lista civica “Cristiani Uniti per la Famiglia” (avrebbero voluto correre con il simbolo del partito di Mario Adinolfi, ma non gli è stato concesso…), fondata dal marito Elio e collegata al neosindaco Cuomo. La mamma di Noemi ha ottenuto 62 preferenze, risultando la terza più votata della lista: voti, comunque, ampiamente insufficienti per raggiungere uno scranno in consiglio, visto che alla compagine, che voleva mettere insieme le migliori esperienze delle parrocchie cattoliche e delle comunità evangeliche del territorio, non è stato attribuito neppure un seggio.

Un altro dato curioso arriva dalla Città di Portici: probabilmente nella prima volta della storia della città, una lista ha chiuso con tutti i candidati a zero preferenze. Si tratta di “Identità Meridionale”, compagine alleata con il candidato sindaco Salvatore Iacomino. Ventuno i candidati, sette appena i voti alla lista, ventuno caselle con il numero zero affianco nel riparto complessivo dei voti. La domanda, avrebbe detto Antonio Lubrano in un caso come questo, nasce spontanea: perché fare la fatica di produrre tutte le carte necessarie per presentare una lista, e gli adempimenti in questi casi non sono affatto pochi, per poi fare in modo che la stessa non abbia neppure una preferenza? Pure a cercarla, la risposta non c’è.

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