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Consiglio regionale Campania, rissa fra M5S-Pd su De Luca. Malore per D’Amelio

I consiglieri M5S hanno occupato i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Campania nella cui aula era atteso l’intervento di Vincenzo De Luca, poco dopo la commemorazione delle vittime di Parigi. Il governatore: “Vergognoso l’atteggiamento del Movimento Cinque Stelle”.
A cura di Angela Marino
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Aggiornamento ore 16:"È vergognoso l'atteggiamento dei consiglieri 5 Stelle, che di fronte alla commemorazione delle vittime del terrorismo in Francia e della nostra giovane connazionale, hanno manifestato, in un consesso istituzionale, un comportamento incivile, indegno. Abbiano la decenza di chiedere scusa. Alla Presidente del  Consiglio regionale Rosa D'Amelio, aggredita da una consigliere dei 5Stelle, va tutta la nostra solidarietà. Il livello di volgarità, di prepotenza e arroganza é intollerabile. E non deve essere più tollerato”. Rosetta D'Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, è stata colta da malore in aula. Ad annunciarlo il capogruppo del Pd, Mario Casillo, nel corso di una conferenza stampa convocata dalla maggioranza. La stessa D'Amelio ha poi rassicurato via twitter.

Aggiornamento ore 13: "Sospendo il consiglio per la scorrettezza di quattro folli". Così il presidente della Regione De Luca ha annunciato la chiusura dei lavori del consiglio regionale campano, sospesi e ripresi più volte dopo le contestazioni dei consiglieri del M5S che hanno occupato i banchi della presidenza al grido di "De Luca dimettiti".

"L'occupazione delle istituzioni è un fatto grave. Ed è inaccettabile nel giorno in cui ricordiamo le vittime di Parigi". Così il presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D'Amelio, aprendo la seduta consiliare di lunedì 16 novembre, dopo le contestazioni dei consiglieri grillini che hanno occupato i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Campania nella cui aula era atteso l‘intervento del governatore Vincenzo De Luca. La protesta segue la bufera giudiziaria che ha coinvolto il presidente della Regione Campania, indagato insieme al capo della segreteria regionale Carmelo Mastursi nel caso di presunta concussione riguardante la sentenza del Tribunale che ha permesso l'insediamento del governatore De Luca.

M5S occupa banchi della presidenza: seduta sospesa

I consiglieri pentastellati sollevano striscioni con la scritta "De Luca dimettiti". Il presidente dell'Assemblea Rosa D'Amelio ha tentato di aprire ufficialmente i lavori del Consiglio nonostante le proteste, ma non è stato possibile procedere con la seduta prevista. La presidente, che si è appellata al rispetto per gli attentati avvenuti a Parigi la notte del 13 novembre, ha dichiarato aperta la seduta sollevando la bandiera francese e ha letto breve nota di cordoglio per i fatti di venerdì scorso. Non potendo comunque procedere ha ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. De Luca si trova ora negli uffici destinati al capo al primo piano del palazzo.

Consiglio regionale Campania, Pd: "Siamo ai ricatti politici"

"In conferenza dei capigruppo – spiega il capogruppo del Pd Mario Casillo – è stata posta come condizione per riprendere i lavori del Consiglio la sottoscrizione da parte dell'opposizione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente De Luca. Siamo ai ricatti politici". Dai banchi della maggioranza è partito lo slogan ‘pagliacci, pagliacci' all'indirizzo dei grillini.

Regione, M5S: "In Aula su vicenda De Luca"

“Il nostro gesto è un gesto forte, è un gesto grave perché gravissimo è il momento: è oltraggiata la credibilità delle istituzioni, è leso il diritto alla verità dei cittadini campani, è irrimediabilmente compromesso il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni”. Spiega in una nota il gruppo regionale del M5S. “Avevamo chiesto di sospendere le attività consiliari e di fare un Consiglio monotematico su questa vicenda oltraggiosa di menzogne e bugie del presidente De Luca – continua la nota – invece si fa finta come se nulla fosse accaduto”.“Questo presidente che fa il presidente grazie a una sentenza viziata almeno dal sinistro sospetto di fatti corruttivi, getta ombre sull’intera legislatura e noi oggi come se nulla fosse accaduto ci ritroviamo con un Consiglio convocato su provvedimenti legislativi pesantissimi: come la legge sul riordino del servizio idrico, un disegno di legge che viene proprio da quella Giunta su cui oggi ci sono ombre densissime, un ddl che consegna l’acqua nelle mani delle lobby, da approvare nella più assoluta assenza di serenità e di fiducia”.

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