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De Luca, la Corte dei Conti chiede risarcimento di 130mila euro per il termovalorizzatore

La Corte dei Conti avrebbe chiesto all’ex sindaco di Salerno e alle altre due persone condannate in primo grado per la vicenda del termovalorizzatore un risarcimento di 130mila euro per danno erariale.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo la magistratura ordinaria, il neogovernatore della Campania Vincenzo De Luca finisce nel mirino anche dei magistrati contabili. Secondo quanto scritto dal Corriere del Mezzogiorno, la Corte dei Conti avrebbe infatti inviato all'ex sindaco di Salerno e alle altre due persone condannate in primo grado per abuso d'ufficio per la vicenda del termovalorizzatore una richiesta di risarcimento erariale di 130mila euro. La richiesta è contestuale agli inviti a dedurre, ossia a una sorta di atto di chiusura indagini con cui si invitano gli interessati a difendersi per evitare la citazione in giudizio. Il provvedimento della Corte dei Conti sarebbe stato inviato a De Luca, al dirigente comunale Domenico Barletta e ad Alberto Di Lorenzo, ossia i tre condannati a un anno di reclusione, con pena sospesa, per la vicenda del termovalorizzatore. La magistratura contabile vuole vederci chiaro sulla nomina come project manager del capostaff di De Luca, Di Lorenzo: quello che De Luca bollò come "reato linguistico".

A gennaio De Luca già condannato dalla Corte dei Conti

La notizia della richiesta di risarcimento è stata diffusa venerdì pomeriggio dalla pagina Facebook dei Figli delle chiancarelle, un gruppo di cittadinanza attiva che da quattro anni circa monitora l'attività amministrativa dell'ex sindaco di Salerno. Già lo scorso gennaio De Luca era stato condannato dalla Corte dei Conti: in quel caso la magistratura contabile aveva notificato all'allora sindaco e all'ex segretario comunale Gennaro Caliendo un risarcimento di 34.029,51 euro al Comune di Salerno per la nomina a direttore generale del Comune di Felice Marotta, ex dipendente dell’ente collocato in pensione e sprovvisto del titolo minimo per svolgere il ruolo assegnatogli: non aveva la laurea.

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