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Opinioni

De Magistris fa ricorso alla sospensione da sindaco. Con gli avvocati del Comune

La delibera che autorizza l’Avvocatura comunale a difendere l’ex pm di Why Not dopo la condanna per abuso d’ufficio e l’applicazione della legge Severino: “La sospensione per 18 mesi è un vulnus alla funzionalità della giunta”. E i legali dell’Amministrazione comunale replicano: “Nessun utilizzo a fini privatistici del nostro ufficio”
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La delibera in questione è la numero 711 del 2 ottobre scorso: quasi tutti presenti in giunta, tranne due assessori e, ovviamente il sindaco Luigi de Magistris che proprio in quel giorno aveva ricevuto notifica della sospensione dalla carica di sindaco di Napoli. Motivo: la condanna a 1 anno e 3 mesi per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta Why Not a Catanzaro. Il sindaco – questo il senso della delibera – sarà difeso contro questa sospensione non da un avvocato privato ma dai legali del Comune di Napoli. Ciò, nonostante la vicenda che ha scatenato tutto riguardi il de Magistris magistrato, non quello con la fascia tricolore. Inevitabilmente questa sospensione – è questa la ratio della decisione, secondo la giunta oggi guidata da Tommaso Sodano – ha ripercussioni anche sull'assetto dell'Ente comunale. L'ex pubblico ministero aveva da subito annunciato battaglia politica e legale: come sindaco di fatto sta continuando a dettare linea («di sindaco ce n'è uno solo e sono io», dichiarava qualche giorno fa a Fanpage.it) come amministratore sospeso ha deciso di adire le vie legali ricorrendo contro la sentenza e la conseguente applicazione della legge Severino (la legge anticorruzione, per intenderci).

Il ricorso di Luigi de Magistris alla sospensione

(Paragrafo aggiornato dopo la replica dell'Avvocatura Comunale) "Giggino" non ha quindi soltanto ingaggiato un avvocato privato: ci sarà anche l'Amministrazione comunale, attraverso i suoi legali, a difendere il primo cittadino. È tutto nero su bianco, nell'atto deliberativo della giunta partenopea: «Effettivamente – si legge nella relazione dell'Avvocatura comunale – la sospensione per diciotto mesi del sindaco comporta un vulnus alla funzionalità dell'organo giuntale, poiché pur essendo garantito il suo normale funzionamento mediante la supplenza esercitata dal vicesindaco, sussiste una criticità realtiva all'ottimale attuazione del programma di governo, di cui il sindaco è portatore, in quanto organo di vertice dell'Amministrazione comunale, eletto direttamente dei cittadini». Dunque si ipotizza lo scenario peggiore: quello di un lungo periodo di sospensione del primo cittadino; un periodo che sarebbe, spiega la delibera, una «lesione alla piena espressione dell'indirizzo politico da parte della giunta comunale». La delibera autorizza l'Ente a «proporre appello o resistere in tutti i successivi stati e gradi del giudizio». Non c'è aggiunta di spesa nel bilancio. Motivo: gli avvocati che saranno utilizzati sono dipendenti di Palazzo San Giacomo.

La delibera della giunta comunale di Napoli (PDF)

La delibera del Comune di Napoli
La delibera del Comune di Napoli

La replica dell'Avvocatura del Comune di Napoli

Diamo notizia, aggiornando l'articolo, che il coordinatore dell'ufficio Avvocatura del Comune di Napoli, ha replicato all'articolo di Fanpage.it spiegando che de Magistris si difenderà  «a mezzo di propri procuratori e difensori» e che l'intervento degli avvocati del Comune partenopeo nasce (come del resto spiegato ampiamente anche da quest'articolo) sulla base di un indirizzo politico, ovvero di un intendimento «espresso dalla Giunta comunale, con deliberazione numero 71 del 2 ottobre 2014» che ha determinato una «costituzione in giudizio, in quanto parte intimata». «L'illazione circa un utilizzo, per "fini privatistici" dell'Avvocatura del Comune – continua la nota dei legali dell'Ente – è completamente destituita di fondamento».

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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