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Disastro Pd alle Comunali, Bassolino attacca: “Perso senza combattere”

Dalla sede della Fondazione Sudd, Antonio Bassolino ha commentato i risultati delle comunali che vedranno al ballottaggio il sindaco uscente Luigi De Magistris e Gianni Lettieri, dopo un disastroso piazzamento del Pd e della sua candidata Valeria Valente.
A cura di An. Mar.
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"Renzi deve fare Renzi", dice Antonio Bassolino dalla sede della Fondazione Sudd, dove ha convocato la stampa per commentare i risultati delle comunali che vedranno al ballottaggio il sindaco uscente Luigi De Magistris e Gianni Lettieri, dopo un disastroso piazzamento del Pd che sosteneva Valeria Valente. Secondo Bassolino Matteo Renzi, segretario del suo partito avrebbe commesso "seri errori". "Deve essere consapevole che l'anno scorso per lui si è chiusa una fase – dice Bassolino – e ha commesso da allora diversi errori. Avrebbe già a gennaio o febbraio dovuto cambiare in modo forte la squadra di governo e quella di partito. Si può essere premier e segretario di partito, lo si fa in molti paesi europei e non. Ma non se tutto il peso del governo e del partito è sulle tue spalle. Se si votava a Napoli, Milano, Roma, se ne è interessato o no? Se non hai tempo, come fai a fare il segretario di partito?".

Antonio Bassolino e l'incognita ballottaggio

"Per il ballottaggio attendo l'opinione del Pd provinciale, regionale e nazionale. Io sono un militante e un iscritto, attendo la volontà politica del Pd". "La prima cosa pesante è l'astensionismo, meno sei per cento rispetto a cinque anni fa, pur avendo un numero superiore di liste e candidati. Non è solo rassegnazione, è protesta ormai da tempo, anche la protesta è un sentimento politico, non è da demonizzare". "Questa volta – sottolineato l'ex sindaco di Napoli – alla rassegnazione e alla protesta a Napoli si è aggiunto un astensionismo colto di forze intellettuali, di forze della città e del mondo della cultura che non si sono riconosciuti nel tipo di campagna elettorale, nella qualità della competizione – osserva – penso proprio sul terreno culturale sta la debolezza più grande di questa campagna elettorale. Tra tutte le grandi città italiane è stata la più brutta". 

Lo scandalo primarie Pd Napoli

"Le cause della sconfitta sono diverse: ci sono stati cinque anni di non opposizione, una difficoltà nel coinvolgere tutti nei rapporti con la società civile, da un anno prima si potevano cercare in città figure anche esterne al Pd. Qualcuno poteva avere piacere a fare il sindaco emerito. C'è stata una difficoltà a muoversi in modo limpido, invece che in subcorrenti in cui difficile orientarsi". E infine l'ex governatore è tornato sullo scandalo primarie Pd a Napoli. Lo scorso 6 marzo le telecamere di Fanpage.it documentarono lo scambio di denaro all'esterno di alcuni seggi da parte dei sostenitori di Valeria Valente, poi uscita vincente dalle consultazioni alle quali aveva partecipato anche Bassolino. "Mi ha colpito quando sono stato a Milano, il barista, ma pure il tassista, il custode del museo mi hanno detto: ‘Ma poi quelli dei soldi li hanno pure candidati?'". "Per prevedere questo disastro annunciato non ci voleva la zingara, i dati erano evidenti – aggiunge – Sono stati detti e ripetuti per amore della politica e per il Pd e per dire fino alla fine attenzione, si sta sul ciglio del burrone"."Il primo turno ha avuto un protagonista, il sindaco in carica, e una competizione che non è stata come a Roma, Torino, Bologna o Milano".

Il commissariamento del Pd Napoli

"Non si voleva Bassolino? – dice a proposito della scelta di Valeria Valente da parte del Pd nazionale di Matteo Renzi – si potevano fare tante scelte, anche quella che è stata fatta, ma non a porte chiuse, piuttosto nella maniera corretta e giusta". "Spiace dunque come è andata questa faccenda che ha trascinato Renzi in una vera avventura politica". E ora "tanti abbandonano la nave e salgono su scialuppe". "In tanti anni non ho mai chiesto nulla al partito – rincara Bassolino – e in questi cinque anni il partito non mi ha mai chiamato se non una volta a riempire una poltrona al Filangieri. Alla Mostra d'Oltremare (dove si è svolto l'incontro per la chiusura della campagna di Valente, ndr.) ci sono andato io, perché veniva il segretario del mio partito". "Ora bisogna rinnovare il Pd di Napoli e in modo radicale. E spero in commissari che non abbiamo nulla a che fare con le vicende che hanno portato a questo disastro".

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