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Denunciarono i furti alla biblioteca dei Girolamini. Ora rischiano il lavoro

Mariarosaria e Piergianni Berardi e Bruno Caracciolo con la loro denuncia svelarono il saccheggio di oltre 2mila antichi volumi dalla biblioteca di via Duomo. Ora i Beni Culturali vogliono mandarli via.
A cura di Redazione Napoli
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Furono loro ad accorgersi che un patrimonio librario inestimabile era sparito nel nulla, saccheggiato e rivenduto all'estero. E ora, l'amara beffa: i tre bibliotecari che con la loro denuncia portarono alla luce il saccheggio dell'antica Biblioteca dei Girolamini di via Duomo a Napoli rischiano il licemziamento. La vicenda è raccontata da Repubblica Napoli: lo scorso primo dicembre, con una lettera della direttrice generale per le Biblioteche Rosanna Rummo, si chiede ufficialmente alla Direzione dei Beni Culturali della Campania se sia "davvero necessaria la prosecuzione della collaborazione dei signori Mariarosaria e Piergianni Berardi e Bruno Caracciolo". O "se non sia almeno possibile una riduzione dell'orario".

Per l'opera prestata a salvaguardia della biblioteca i tre impiegati, nel gennaio del 2013, furono insigniti del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano. Per la stessa vicenda l'allora direttore Massimo De Caro, è stato condannato a sette anni di reclusione, pena confermata in Appello; nella storia fu coinvolto anche l'ex senatore Marcello Dell'Utri. Le indagini accertarono che furono circa duemila i preziosi volumi sottratti con la responsabilità di chi aveva il compito di custodirli.

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