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Dramma nel carcere di Avellino, un detenuto 40enne si impicca in cella

La notizia è stata diffusa dal Sappe, il sindacato di Polizia Penitenziaria, che giudica allarmante la situazione dei suicidi nella carceri italiane.
A cura di Valerio Papadia
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Una vera e propria tragedia, in queste ore, ha colpito il carcere di Avellino. Un detenuto di 40 anni, in carcere per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella della casa circondariale irpina. Ad annunciare la notizia è stato il sindacato di Polizia Penitenziaria, il Sappe. "In mattinata, presso la Casa Circondariale di Avellino, un detenuto di 40 anni ristretto per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti si è impiccato nella propria cella" ha riferito Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Regione Campania del Sappe. "L'uomo è stato prontamente soccorso dagli agenti penitenziari in servizio prestando il primo soccorso, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare" ha concluso Fattorello.

Alle parole del segretario campano si sono aggiunte anche quelle del segretario generale del Sappe, Donato Capece: "Un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta dello Stato e dell'intera comunità. Il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze".

Il sindacato di Polizia Penitenziaria ha definito poi allarmante il suicidio, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, di due detenuti. Questa mattina, infatti, nel carcere di Ferrara, in Emilia Romagna, un uomo di 30 anni di nazionalità ucraina si è impiccato all'interno della sua cella utilizzando come corda un paio di jeans.

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