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Duro colpo al clan Contini: sequestrati beni per 320 milioni di euro

L’operazione della Guardia di Finanza di Napoli su richiesta della Dda. I provvedimenti di confisca hanno riguardato due uomini di fiducia del clan egemone nel quartiere napoletano di San Carlo all’Arena.
A cura di Valerio Papadia
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Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Dda del capoluogo campano, ha inferto un duro colpo al clan Contini, sodalizio camorristico egemone a Napoli, con particolare riferimento al quartiere di San Carlo all'Arena. Gli uomini delle Fiamme Gialle, infatti, hanno dato esecuzione ad un mandato di confisca di beni mobili ed immobili del valore di circa 320 milioni di euro, assestando così un colpo quasi letale per le finanze del clan.

Oggetto del provvedimento sono stati due fratelli, Ciro e Gerardo Di Carluccio, prestanome del clan e ritenuti uomini di fiducia del boss Edoardo Contini. Le entrate principali derivavano dal business della rivendita di carburante, ma i militari hanno sequestrato anche diverse società ed esercizi commerciali. Nello specifico, tra le attività sequestrate rientrano dunque 41 distributori di benzina tra Campania e Molise, 20 bar tra le province di Napoli e Caserta, tre tabaccherie e tre torrefazioni di caffè, nonché quattro gioiellerie e 27 immobili. La confisca dei beni segue il sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Napoli nel 2015.

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