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È morto Pino Daniele, Napoli è in lutto

Napoli piange Pino Daniele e si raccoglie in una giornata di lutto. Dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al premier Matteo Renzi fino al sindaco Luigi de Magistris ecco tutte reazioni alla scomparsa del bluesman napoletano.
A cura di Angela Marino
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«Pino Daniele è morto, ma la sua musica è eterna. Pino è Napoli, legame infinito e indistruttibile, come il suono e la voce della sua musica. Proclamato lutto cittadino». Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ricorda l'artista napoletano a poche ore dalla sua tragica scomparsa, avvenuta a 59 anni, per un infarto, annunciando l'intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali. L'annuncio sarà seguito a breve da un'ordinanza. Nella sede del Comune, a Palazzo San Giacomo e in via Verdi, nella sede del palazzo del Consiglio Comunale, sono state già esposte le bandiere a mezz'asta in segno di lutto. «Sono sconvolto. Quest'anno abbiamo ricordato i vent'anni dalla scomparsa di Massimo Troisi e ora anche la perdita di Pino è incolmabile» ha dichiarato de Magistris . «Non basta il lutto cittadino – ha aggiunto – metteremo a punto, con la Giunta, iniziative importanti, grandi e originali perché  lui è unico. Faremo qualcosa di adeguato alla sua grandezza». «Pino è in tutti noi – ha continuano il primo cittadino – è amato da tutti i napoletani, al di là delle scelte di vita che poi ha fatto. Da adolescente ho incontrato la sua musica e me ne sono innamorato immediatamente. Ha fatto conoscere la Napoli essenziale, ha interpretato Napoli in modo profondo. L'ho conosciuto personalmente».

La bandiera a mezz'asta esposta a Palazzo San Giacomo, a Napoli.
La bandiera a mezz'asta esposta a Palazzo San Giacomo, a Napoli.

I funerali di Pino Daniele il 7 gennaio a Roma

I funerali dell'artista si terranno mercoledì 7 gennaio alle 12 a Roma, al Santuario del Divino Amore. A renderlo noto è la figlia del cantautore, Sara. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato la sua presenza. Da Napoli è già partito il gonfalone del Comune per essere esposto nella camera ardente. I familiari del cantante napoletano hanno inviato un messaggio di ringraziamento al sindaco per le «bellissime parole» pronunciate a poche ore dalla notizia della morte e per la volontà espressa di mettere a disposizione il Maschio Angioino per l'allestimento della camera ardente, che però non si svolgerà a Napoli, città natale di Pino Daniele. «Abbiamo scelto Roma – spiega Sara Daniele – perché noi figli siamo nati e viviamo qui. I funerali di mio padre saranno celebrati mercoledì al Divino Amore perché è una chiesa grande e noi vogliamo che sia una cerimonia aperta al pubblico. Siamo sicuri che papà vorrebbe che chiunque avesse la possibilità di dargli l'ultimo saluto».  A Orbetello, in provincia di Grosseto, dove sarà tumulata l'urna funeraria, non prima – hanno fatto sapere i familiari dell'artista – di un ricordo nella città di Napoli, dopo le esequie romane. Domani sera è previsto invece il flash mob nato sui social network e organizzato in piazza del Plebiscito a Napoli per ricordare l'artista. Sembra probabile anche la presenza del sindaco de Magistris.

Il cordoglio di Giorgio Napolitano

«Ho appreso con dolorosa sorpresa la notizia della scomparsa di Pino Daniele, cantautore che ha saputo dare un originale contributo alla tradizione musicale della sua città. Ai figli e alle persone che gli hanno voluto bene e al mondo della musica, esprimo le mie più sincere condoglianze». Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un un messaggio di cordoglio inviato ai famigliari del cantautore napoletano.

Il premier Matteo Renzi: "Ancora nelle orecchie la sua musica"

Continuano intanto i messaggi di stupore e cordoglio sul web, dove la scomparsa del cantautore è stata annunciata dall'amico Eros Ramazzotti, e successivamente confermata da altri amici storici dell'artista. Anche il premier Renzi saluta il bluesman napoletano con un messaggio: «Ho ancora nelle orecchie la sua musica a Capodanno – scrive su Facebook – Una voce incredibile, quella non solo di Napoli e del Sud, ma di tutta l'Italia, una chitarra preziosa, una sensibilità rara che, con passione e malinconia, continuerà a raccontare in tutto il mondo il nostro».

L'ex sindaco Antonio Bassolino: "Ciao amico mio"

«Accendo la tv, lo vedo con la chitarra, sento la voce, sorrido. "È il nostro ricordo di Pino Daniele", dice poi la conduttrice e il sangue si gela nelle vene e ti prende una tristezza infinita. Faceva impazzire e sognare il cuore di tanti ma il suo era debole. Scompare un grande artista, e un amico caro. Un bacio, Pino». Così  l'ex governatore della regione Campania, Antonio Bassolino, commenta la notizia della morte di colui che per l'ex sindaco di Napoli era più di un personaggio pubblico, ma un amico. Diciotto anni prima, nel 1997 il nome del politico napoletano appariva nel testo di Canto do' mar' , cantato con Raiz degli Almamegretta:
Tornano i bastimenti,
tosse a Madonna,
‘o borgo marinaro
‘a 167, e comme' è amaro
je sto de casa ‘a Giugliano
faciteme passaà, c'aggia parlà cu Bassolino
faciteme passà. Dicitancelle vuje
ca' l'aria nun è cchiu fresca

Roberto Saviano: "Ora Napoli è sola"

"Je sto vicino a te, pecché ‘o munno è spuorco". "Fatte e fatte tuoje, ma si haje suffrì caccia ‘a currea". "Miette ‘e creature ‘o sole pecché hanna sapé addò fa friddo e addò fa' cchiù calore". "Nun ce' sta piacere nemmeno a chi a fa' ‘nculo pe' ‘na sera". E poi "Napule è tutto nu suonno e ‘a sape tutt' ‘o munno. Ma nun sann' ‘a verità". Con i versi delle sue più belle canzoni Roberto Saviano ricorda Pino Daniele su Facebook, postando un video live di "Napule è'. "Il primo concerto della mia vita – scrive lo scrittore – fu proprio un concerto di Pino Daniele. Il suo blues napoletano ha raccontato Napoli con la più bella e allegra malinconia di sempre. Oggi Napoli e' sola. Addio Pino Daniele".

L'omaggio del Calcio Napoli domenica allo stadio San Paolo

«A nome di tutto il Napoli esprimo il dolore per la scomparsa di Pino Daniele. Lo ricorderemo insieme domenica al San Paolo». Lo scrive su Twitter il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. «Ho conosciuto Pino Daniele nel 1978 quando gli affidai la scrittura della musica del film "La mazzetta" – ha aggiunto – Era agli inizi ma si capiva che era un vero genio musicale».

Il cardinale Sepe: "Lo citavo nelle mie omelie"

Anche il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli ricorda il cantante e chitarrista partenopeo che definisce un “grande artista", un "figlio che ha onorato Napoli". «Io stesso – ricorda – nel mio libro e qualche volta in qualche omelia ho citato il suo verso “Napoli è una carta sporca”, tra le sue canzoni penso sia quella che mi piace di più».

Don Patriciello: "Continua a cantare bellezza e problemi di Napoli"

Il parroco di Caivano Maurizio Patriciello, pioniere della battaglia contro l'avvelenamento della Terra dei Fuochi, su Facebook, scrive: «Anche Pino Daniele se ne è andato. In punta di piedi. All'improvviso. Silenzio. Dolore. Nostalgia. Preghiera. Pino caro, il Signore ti accolga tra le Sue braccia. E tu, da lassù, continua a cantare la bellezza di Napoli e i suoi problemi. Un abbraccio grande quanto il sole, Pino».

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