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Elezioni Napoli, caos Pd: a rischio le liste per le dieci Municipalità

Grossi problemi nelle liste democrat presentate in tutte le Municipalità. Se saltassero, la Valente potrebbe già dire addio al ballottaggio. A rischio esclusione le candidature del vicesindaco Del Giudice e dell’assessore Gaeta.
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PD

Possibile colpo di scena nella corsa elettorale per il Comune e le municipalità: a quanto si apprende, sono decine le liste che potrebbero saltare per mancanza di requisiti. Da voci interne al Pd partenopeo, la commissione elettorale centrale del Comune di Napoli potrebbe escludere quasi tutte le liste del partito. “Ci sono problemi in tutte e dieci. – Non è chiusa, ma non mi sembra ottimo” spiegano da fonti interne al partito.

Problemi anche per le liste di De Magistris. In alcune municipalità anche DeMa, la lista che fa direttamente capo al sindaco uscente, potrebbe saltare, anche in questo caso per errori formali. Dovrebbe essere esclusa dalla corsa per il Consiglio Comunale anche la lista alleata con l'ex magistrato promossa dall'attuale vicesindaco Raffaele Del Giudice e dall'assessore alle politiche sociali Roberta Gaeta, la cui speranza di continuare l'esperienza amministrativa da consiglieri potrebbe essere già svanita.

La Valente, che ormai vede davanti a sè un incombente disastro, ha provato a tamponare la situazione convocando i dirigenti del Pd napoletano nel suo comitato per decidere il da farsi nella serata di ieri, ma c'è chi è particolarmente pessimista e già sta già lavorando per presentare i ricorsi per il Tar.

Sono, intanto, in agitazione decine di consiglieri municipali uscenti e candidati, che contavano di raggiungere uno scranno nei parlamentini cittadini e che si verrebbero stroncato il sogno sul nascere. Motivo dell’esclusione, sarebbe la mancanza di alcuni fogli all’interno dei plichi con gli allegati elenchi dei candidati alla carica di consigliere. Alcune situazioni sembrerebbero insanabili, come quelle della III Municipalità (Stella San Carlo), della VI (Barra, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli) e la IX (Soccavo – Pianura).

Nel caso la notizia venisse confermata, sarebbe il terremoto per il Partito Democratico partenopeo: senza il supporto di centinaia di “corridori” nei singoli territori, sarebbero ridotte al lumicino le speranze di Valeria Valente di arrivare al ballottaggio con il sindaco uscente Luigi De Magistris. Sarebbero ridotte quasi a zero, inoltre, le possibilità di elezione per i dieci candidati presidenti di municipalità. Uomini e donne della società civile scelti dal partito, dalla Valente e dai suoi collaboratori contro il parere della base, che avrebbe preferito politici di esperienza.

Se saltasse la lista del Pd nella municipalità di Napoli Est, che comprende Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli) salterebbe automaticamente anche la candidatura di Gennaro Cierro, uno dei protagonisti della vicenda dei soldi dati ai votanti alle primarie di coalizione. Cierro, consigliere municipale uscente, era stato immortalato dalle telecamere di Fanpage mentre dava dieci euro ad un elettore dicendogli di votare la Valente, che alle primarie era opposta ad Antonio Bassolino. Avevano destato scalpore prima la decisione del Pd napoletano di non prendere alcun provvedimento disciplinare nei confronti di Cierro, poi la scelta di ricandidarlo. Cierro, dunque, rischia di restare comunque fuori dal parlamentino.

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