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Elezioni Regionali Campania 2015: a sinistra si va verso la candidatura di Salvatore Vozza

Venerdì la riunione decisiva per indicare il candidato presidente della coalizione di sinistra, la scelta cadrà su Salvatore Vozza o Arturo Scotto. Rifondazione Comunista si spacca sulla scelta della presidenza a Sel ed il sindaco de Magistris si defila. Intanto da Roma il Pd aumenta il pressing per un accordo che permetterebbe il sorpasso su Caldoro.
A cura di Antonio Musella
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Mancano poco più di 60 giorni alle elezioni regionali in Campania e la coalizione a sinistra del Partito Democratico non ha ancora trovato il suo candidato presidente. Riunioni, assemblee, tavoli bilaterali, telefonate febbrili, ma anche litigi, imboscate politiche e defilamenti, stanno caratterizzando la discussione di Sel, Rifondazione Comunista, l'associazione Dema legata al sindaco Luigi de Magistris, e l'appello Maggio. Sul tavolo erano finiti i nomi di Nino Daniele, che ha preferito il dialogo con il Pd di Vincenzo De Luca, poi del presidente della Camera penale di Napoli Domenico Ciruzzi, che ha declinato cortesemente la candidatura, infine l'ex assessore comunale Alberto Lucarelli, che ha rifiutato la candidatura a presidente ma non avrebbe disdegnato quella a capolista della sinistra per ambire ad uno scranno in consiglio regionale. Venerdi' ci dovrebbe essere l'ultimo incontro che dovrebbe finalmente ufficializzare la candidatura della coalizione alternativa al Pd.

Vozza o Scotto per la presidenza

Le discussioni interne ai partiti non ci sono state solo a Napoli, ma delle elezioni regionali in Campania ne hanno discusso anche a Roma. E proprio da un incontro tra il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola e quello di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, sembra essere venuto fuori l'accordo tra i due principali partiti della coalizione di sinistra. La candidatura a presidente spetterà a Sel ed i due nomi più caldi sono quelli del segretario regionale Salvatore Vozza e del capogruppo alla Camera dei deputati Arturo Scotto. Due nomi di partito, due dirigenti, profili molto distanti da quelli che ci si augurava a sinistra stando alle dichiarazioni di circa un mese fa che provenivano dai diversi schieramenti . Salvatore Vozza – a quanto apprende Fanpage – sembra essere in vantaggio rispetto al capogruppo alla Camera, e la riunione fissata per venerdi' pomeriggio dell'intera coalizione dovrebbe ufficializzare il suo nome. Una candidatura che porterà senza dubbio a qualche defezione all'interno della coalizione che, non senza fatica, si era riuscita a compattare per costruire un'alternativa al Partito Democratico dopo la vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie. L'Appello Maggio dovrebbe abbandonare la coalizione se il candidato presidente dovesse essere uno tra Vozza o Scotto ed anche quelli de "L'Altra Europa", altra componente della coalizione, guarderebbero con grande diffidenza la candidatura alla presidenza di un dirigente di partito.

Bagarre in Rifondazione e De Magistris si defila

Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Gabriele Gesso si era augurato una candidatura che "sapesse unire la sinistra", ma proprio la sua posizione è stata messa in minoranza all'interno del partito. Infatti all'interno della segreteria la mozione di Gesso, che chiedeva un candidato che non fosse espressione dei partiti, compresa Rifondazione, è andata in minoranza ed il segretario è stato così scavalcato. Le candidature di Vozza e Scotto dunque incassano anche il si territoriale del Prc. Intanto il sindaco di Napoli de Magistris, dopo aver più volte ribadito che non sosterrà il Partito Democratico e che resterà neutrale occupandosi della città di Napoli, sembra aver scelto la linea del basso profilo. E' stato senza dubbio lui ad essere individuato da più parti della sinistra campana come il solo in grado di tenere le fila della coalizione, ma i posizionamenti in vista delle prossime elezioni comunali hanno indotto il primo cittadino ad una posizione da non protagonista in vista delle regionali.

Ed ora il Pd spera in un accordo

Come già anticipato da Fanpage, i primi sondaggi per le elezioni regionali in Campania indicano in vantaggio l'attuale governatore Stefano Caldoro. La coalizione di centro destra che sosterrà Caldoro avrebbe un vantaggio risicato nei confronti di quella che sosterrà Vincenzo De Luca. Una manciata di punti percentuali dividerebbero i due sfidanti e con una campagna elettorale che ancora deve entrare nel vivo, l'esito delle elezioni regionali in Campania sembra quanto mai incerto. Proprio per questo da Roma il Partito Democratico sta aumentando il pressing nei confronti delle forze della sinistra. L'allargamento della coalizione di De Luca a Sel permetterebbe al centro sinistra di acciuffare e forse superare lo schieramento di Caldoro. Ed è Lorenzo Guerini, vice segretario del Partito Democratico, che negli ultimi giorni sta aumentando il pressing nei confronti di Nichi Vendola. Sul piatto i democratici hanno messo la possibilità di modificare il disegno di legge elettorale, abbassando la soglia di sbarramento. Una modifica che tranquillizzerebbe i partiti di sinistra in vista delle elezioni politiche del 2017.

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