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Forcella, arrestato il rampollo del clan Giuliano

Antonio Giuliano, reggente del clan omonimo è finito in manette per falsa testimonianza nell’ambito delle indagini sulla morte di Annalisa Durante, la quattordicenne uccisa per sbaglio a Forcella nel corso di un agguato ad un affiliato dei Giuliano.
A cura di Angela Marino
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Un altro colpo alla Camorra del centro storico. In manette è finito Antonio Giuliano, 26 anni reggente del clan omonimo egemone nel rione Forcella di Napoli. Giuliano è stato arrestato su ordine del Tribunale per i Minorenni di Napoli, per un reato collegato alla sua testimonianza nel caso dell'omicidio di Annalisa Durante, avvenuto a Napoli il 27 marzo 2004 nel rione Forcella. La quattordicenne fu uccisa per errore nel corso dell'agguato a Salvatore Giuliano, appartenente all'omino clan e attualmente in carcere per l'assassinio della ragazza. Il giovane è stato rintracciato nella sua abitazione, opportunamente cinturata per evitarne la fuga, arrestato e, dopo le formalità di rito, portato nel carcere di Poggioreale. Il 26enne dovrà scontare 11 mesi e 27 giorni di reclusione per falsa testimonianza resa nel Tribunale di Napoli il 13 ottobre 2005 durante il processo per l'omicidio di Annalisa Durante. Sul territorio di Forcella, diviso tra i clan Sequino, Giuliano, Esposito e Del Prete è attualmente in corso uno scontro tra le per il controllo del traffico di droga e del racket.

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