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Gay Pride a Benevento, il sindaco diserta il corteo. E il Pd va al convegno anti-gender

Insorge l’Arcigay: “Sono segnali inquietanti e per questo chiediamo una spiegazione ufficiale al sindaco per la sua assenza e quella dell’intera amministrazione e chiediamo al PD provinciale e nazionale una posizione precisa e inequivocabile sui diritti civili. Basta ipocrisie”
A cura di Gaia Bozza
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Benevento è una città piccola e piena di storia. Benevento è la città delle streghe, dell'Inquisizione, della Democrazia Cristiana, roccaforte cattolica da sempre. A Benevento, ieri, migliaia di persone hanno sfilato per chiedere pari diritti e doveri per la comunità lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali): famiglie, ragazzi, adulti, anziani, si sono ritrovati nel corteo festoso che apre l'Onda pride insieme a Verona e Pavia.  Dal 6 giugno al 1 agosto, infatti, l'Italia è attraversata dall'Onda pride, una grande mobilitazione nazionale che fa tappa in varie città e rivendica diritti e uguaglianza per tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e dall'identità di genere. A Benevento erano state annunciate due contro-manifestazioni (una di Forza Nuova), che però non hanno incrociato il corteo.

Ma il gesto clamoroso è del sindaco di Benevento Fausto Pepe, del Partito Democratico, che dopo aver concesso le autorizzazioni e aver assicurato la sua partecipazione, non si è presentato in piazza. Dal palco, per la chiusura della manifestazione, la madrina della manifestazione Giulia Innocenzi ha inveito contro il primo cittadino, mentre sotto il palco era un tripudio di "vergogna". L'Arcigay insorge: "Le comunità lgbt campana, pugliese e lucana restano esterrefatte dalla decisione dell'amministrazione comunale di sparire, senza dare alcuna motivazione – scrive Antonello Sannino, presidente di Acigay Napoli – Dove sono il sindaco e la sua amministrazione? Chi li ha tenuti lontani dal pride? E' la prima volta in Campania, forse in Italia, che registriamo un atteggiamento simile dal primo cittadino".

Il sindaco PD non va al pride; in più il capogruppo PD al Comune di Benevento, Giovanni Zarro parteciperà ad un convegno di "Giuristi per la vita" dal titolo significativo: "Famiglia e ideologia gender: il sovvertimento della realtà".  Così, almeno, recita la locandina che è stata postata sulla pagina Facebook del gruppo "Giuristi per la vita", alfiere della lotta contro quello che definiscono "ideologia gender" e cioè il diritto all'autodeterminazione delle persone omosessuali, transessuali e intersessuali. Ma è lo stesso Pd che annuncia una legge – ritenuta peraltro non soddisfacente dalla comunità lgbt – sulle unioni civili? Cosa ne pensa Renzi, segretario del partito nonché primo ministro? "Il 12 giugno si annuncia, sempre a Benevento,  una iniziativa del Pd con "Giuristi per la vita" che ha il chiaro intento di seminare odio verso le famiglie omogenitoriali – commenta ancora Sannino  – Sono  segnali inquietanti e per questo chiediamo una spiegazione ufficiale al sindaco per la sua assenza e quella dell'intera amministrazione al pride di Benevento, e chiediamo al PD provinciale e nazionale una posizione precisa e inequivocabile sui diritti civili. Basta ipocrisie"

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