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Marano, gioielliere ucciso nel negozio. L’ipotesi: rapina finita nel sangue

L’uomo, 43 anni, è stato ritrovato privo di vita e in una pozza di sangue nella sua gioielleria di Marano, area Nord di Napoli. Sulla vicenda indagano i carabinieri, per stabilire l’esatta dinamica e il movente del delitto. Cassaforte trovata aperta e vuota. Si pensa ad una rapina ma gli inquirenti vagliano tutte le ipotesi.
A cura di Valerio Papadia
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Marano, comune dell'hinterland Nord di Napoli, questa mattina è stato svegliato da un efferato omicidio. Il cadavere di un gioielliere di 43 anni, Salvatore Gala, è stato infatti ritrovato dai carabinieri nel suo negozio in via Merolla, ucciso da alcuni colpi di pistola. I militari dell'Arma, che indagano sulla vicenda, stanno vagliano tutte le ipotesi: sembra esclusa definitivamente quella del suicidio, mentre quella dell'omicidio intenzionale, e soprattutto della rapina finita male, inizialmente le ipotesi più accreditate, non sono quelle privilegiate, malgrado la cassaforte sia stata trovata aperta e vuota. L'uomo è stato ucciso con un solo colpo di pistola, il negozio, è stato trovato a soqquadro.

A dare l'allarme e ad avvertire i carabinieri, ieri sera, era stata la madre della vittima, preoccupata per non averlo visto rincasare durante la notte. Questa mattina, i militari si sono messi subito alla ricerca del 43enne, ritrovandolo purtroppo cadavere all'interno della sua gioielleria. Secondo quanto si apprende dai primi rilievi sul corpo dell'uomo, la morte è da stabilirsi proprio nella serata di ieri. I carabinieri di Giugliano in Campania stanno ascoltando in caserma varie persone, tra le quali anche la ex moglie della vittima. All'esterno del negozio c'è una telecamera che potrebbe avere ripreso le persone che sono passate per il negozio ieri sera.

Il testimone: "Una scena raccapricciante"

È stato Giuseppe, proprietario di una lavanderia nelle vicinanze della gioielleria, a ritrovate il corpo del 43enne, prima ancora che arrivassero i carabinieri, aprendo il negozio con le chiavi di riserva recapitategli dalla sorella della vittima. "Mi sono trovato di fronte un negozio messo a soqquadro. La cassaforte era aperta e vuota. Quando mi sono affacciato al bancone davanti mi sono ritrovato una scena raccapricciante: Salvatore era a terra, in una pozza di sangue. Non so dire se è stato vittima di un colpo di pistola o di una martellata in testa" racconta il commerciante.

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