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I vigili urbani di Napoli a caccia di rifuti radioattivi

Con il nuovo rilevatore Geiger, presto in dotazione ai caschi bianchi, potranno essere intercettati alti livelli di radioattività dati dalla presenza, in alcuni siti, di rifiuti speciali conferiti illegalmente sul territorio.
A cura di Angela Marino
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Napoli come Chernobil, verrebbe quasi da dire, con i vigili urbani che misurano la soglia di radioattività di cumuli di rifiuti o discariche sospette. Di recente i caschi bianchi di Napoli hanno sollevato la necessità di dotarsi di un apparecchio che rilevi i livelli di radiazioni presenti sul territorio. L'istanza è sorta allo scopo di fronteggiare l'emergenza degli sversamenti illeciti di rifiuti speciali che interessano non solo la provincia della cosiddetta Terra dei Fuochi, ma anche il territorio urbano. Per questo la polizia municipale, che espleta anche il servizio di controllo ambientale riguardante il rispetto della normativa vigente sui rifiuti ha chiesto di dotarsi del rilevatore Geiger portatile. Si tratta del dispositivo professionale modello GR01, ordinato dal comandante dei vigili urbani di Napoli, Ciro Esposito, e fornito dalla ditta Zetalab di Padova. Un sofisticato strumento del costo di 634 euro che andrà in dotazione al corpo dei vigili di Napoli.

Alcuni rifiuti, infatti, sono portatori di livelli elevati di radioattività. Tra questi, scarti medici dei pazienti sottoposti a chemioterapia e rifiuti ospedalieri. Proprio questi ultimi, infatti, vengono spesso conferiti nell'immondizia comune dai pazienti stessi o dagli operatori ospedalieri in maniera difforme dal corretto protocollo sanitario e in violazione delle norme vigenti. Un flusso, quello dei rifiuti ospedalieri difficilmente tracciabile, ma che si può contribuire a monitorare grazie a controlli sul territorio eseguiti proprio con il contatore Geiger. Una richiesta, quella dei caschi bianchi di Napoli, che mira a proteggere la salute dei cittadini, ma anche quella degli stessi agenti attivi sul campo ed esposti ogni giorno al rischio di contaminazione nel corso di sopralluoghi su siti e strade pericolosi.

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