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Il sindaco di New York con i pizzaioli napoletani: “McDonald’s si sbaglia”

Bill De Blasio interviene con un plateale endorsment verso i pizzaioli napoletani nel caso del criticatissimo spot di McDonald’s Italia. Scrive orgoglioso su Twitter il primo cittadino dalle origini campane: “A questo italiano piace la pizza”.
A cura di Angela Marino
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Ormai la querelle Happy meal versus pizza non è diventata solo un caso nazionale, ma di più: è diventata un affare internazionale, tanto che anche Bill De Blasio, il sindaco italo-americano di New York, dice la sua sulla questione. Il primo cittadino della grande mela interviene con un tweet sulla polemica scoppiata per lo spot della campagna pubblicitaria di McDonald's Italia – basato sul concetto che i bambini preferiscano i panini del fast food alla pizza partenopea – e lo fa, contro ogni previsione, spalleggiando gli Italiani. Il sindaco si schiera con i Napoletani, insorti a difesa di uno dell'amatissima pizza, anziché con i dirigenti del brand americano.Il cinguettio del politico americano, tradotto, suona pressappoco così: "A questo italiano la pizza piace più degli hamburger, sono ben sicuro che McDonald's si stia sbagliando".

Il sindaco dalle origini campane (suo nonno era nativo di Sant'Agata dei Goti, in provincia di Benevento) pubblica a corredo del tweet, sul social network, un articolo del prestigioso Washington Post che alla controversia dedica uno spazio. "Non dovrebbe essere una sorpresa che gli italiani, in particolare napoletani, prendano sul serio la pizza – si legge nel lungo articolo nella rubrica "Cibo" – così seriamente che una marchio "Vera pizza napoletana" deve conformarsi a una rigida serie di regole, specificate in un documento di 11 pagine". L'articolo continua con una dettagliata ricostruzione delle reazioni seguite allo spot del colosso del fasto food che, ammette il giornale americano, ha "visto i suoi profitti globali in calo nel corso dell'ultimo anno". Dalla petizione su change.org per chiedere il ritiro dello spot, al video parodia di Egidio Cerrone, dalle iniziative dei maestri della pizza napoletana alla candid camera di Fanpage.it. E dopo questo sterminato polverone che ha investito la cultura, l'economia e le radici del Paese partendo da Napoli per arrivare fino a New York, viene da chiedersi se la sfortunata campagna del gigante dei panini, non sia divenuta un inatteso ma, in fondo, per niente sgradito boomerang, una pubblicità inversa che forse non è del poi così "negativa".

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