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Investito 54enne, i soccorsi tardano: passanti prendono in prestito barella del Cardarelli

Giovedì un uomo è stato travolto da un’auto in via Antonio Cardarelli, a due passi dall’ospedale. Stanchi di attendere l’ambulanza, i passanti che lo hanno soccorso hanno deciso di prelevare una barella dal nosocomio e trasportarlo in ospedale.
A cura di An. Mar.
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È stato soccorso su una barella dell'ospedale Cardarelli di Napoli, ma a caricarlo sul lettino con le ruote non sono stati i medici del 118, bensì un gruppo di passanti. È quanto accaduto a un 54enne travolto da un'auto ieri in via Antonio Cardarelli, a pochi passi dall'ospedale omonimo. Una Fiat 600 ha falciato il pedone mentre mentre stava attraversando la strada. Immediatamente sono accorsi quanti avevano assistito all'incidente, allertando i soccorsi. Sono passati diversi minuti ma nessuno arrivata a prestare aiuto al 54enne di Parete, così i passanti, stanchi di aspettare e preoccupati per le condizioni dell'uomo, hanno pensato bene di prendere in prestito una barella dal vicino ospedale. L'uomo è stato infine soccorso, le sue condizioni non sono apparse gravi. Sul posto sono giunti anche gli agenti dell'unità antinfortunistica stradale, per i rilievi del caso.

"Stanotte sono stato nei reparti del Cardarelli per verificare la situazione  – dice il consigliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha sollevato il caso – anche alla luce degli ultimi episodi che hanno evidenziato carenze e inefficienze, e, alla fine della mia ispezione, ho assistito a una scena inaccettabile in un paese civile”.“Mentre uscivo, ho visto arrivare di corsa un gruppo di persone che spingeva un ferito su una barella in ospedale. Un pedone era stato investito a due passi dal pronto soccorso, ma non era uscito nessuno per soccorrerlo e l’ambulanza del 118 tardava ad arrivare” spiega Borrelli aggiungendo che “a quel punto la solidarietà tipica dei napoletani ha preso il sopravvento, mettendo però a rischio la salute stessa della persona ferita, perché alcuni passanti hanno deciso di andare personalmente nel pronto soccorso per andare a prendere il ferito, senza alcuna precauzione, purtroppo, visto che era un politraumatizzato, e portarlo in ospedale per fargli avere le cure necessarie”.

“A scortarli, alla fine della loro corsa, una macchina della polizia mortuaria che si trovava a passare per caso” ha sottolineato il Consigliere aggiungendo che “sembrava di assistere a scene che vediamo solo nei telegiornali quando la gente trasporta i malati negli ospedali dopo attentati nei paesi del terzo mondo”.“Stanotte stessa, ho comunicato ai vertici dell'ospedale che farò aprire una inchiesta su questa vicenda vergognosa che non può passare inosservata” ha concluso Borrelli per il quale “è vero che la legge impedisce a medici e infermieri di lasciare il pronto soccorso anche se c’è un ferito a pochi passi, ma è necessario trovare delle modifiche perché è impensabile lasciar morire una persona perché le leggi impediscono il soccorso se non attraverso la comunicazione del 118”.

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