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Il continuo scontro De Magistris-Lettieri è stato uno dei motivi dell’astensione record

Luigi de Magistris e Gianni Lettieri si sono resi protagonisti di una campagna elettorale dai toni accesissimi. Dopo la conferma del sindaco uscente, nemmeno un sms da parte di Lettieri, conferma dell’altissima tensione. La risposta dei napoletani è stata un’astensione ai massimi storici.
A cura di Valerio Barbato
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Lettieri de Magistris 2

L'epilogo è stato cristallino. Quel che resta degli elettori napoletani, un numero ormai sparuto, hanno riconsegnato la città nelle mani di Luigi de Magistris. Gianni Lettieri e il suo progetto politico sono stati bocciati di nuovo e più della scorsa volta, quando raccolse al ballottaggio 140mila preferenze contro le 92mila di questa tornata. Ma anche Luigi de Magistris, nonostante il 66,85%, ha visto ridurre drasticamente i consensi rispetto al ballottaggio del 2011. Questa, purtroppo, è l'amara conclusione di una campagna elettorale segnata dallo scontro frontale, il cui ingrediente quotidiano sono stati gli attacchi sferrati da ambo le parti, a scapito di una competizione il cui centro di gravità avrebbero dovuto essere Napoli e i suoi mille problemi. Nessuno confronto, se non un assaggio al limite del commestibile.

E così, dopo la vittoria schiacciante di Luigi de Magistris, non è arrivato neanche un messaggio di in bocca al lupo da parte di Gianni Lettieri. "Scomparso", ha detto il sindaco uscente, esattamente come aveva fatto lui non presentandosi negli studi televisivi lasciando quelle sedie tristemente vuote. "Non è arrivato nemmeno un sms, mi dispiace. Avrei voluto un confronto dialettico. Lui, invece, è riuscito a vincere solo il campionato del rancore", ha continuato parlando a "Un Giorno da Pecora", trasmissione di Rai Radio2. Napoli probabilmente un confronto lo avrebbe meritato, ma dai toni pacati e sobri. E invece la brama di sopraffare l'avversario l'ha fatta da padrona e non ha fatto breccia nei napoletani. Così era iniziata e così è finita questa campagna elettorale, senza un armistizio o una tregua quantomeno apparente. Lettieri, interpellato, ha tirato dritto: "De Magistris va avanti per la sua strada, ha i paraocchi, non ha un progetto di città e il mio era migliore. È difficile capire cosa dice, è più facile capire cosa non dice", ha dichiarato.

Auguri che invece sono arrivati da Valeria Valente, candidata Pd sconfitta al primo turno: "Auguro buon lavoro nell'interesse della città e di tutti i napoletani", ha detto la neo-consigliera Valente. Per sua stessa ammissione, l'astensione ai massimi storici è stata una conseguenza naturale di una bruttissima campagna elettorale: "È stata incentrata sulla demagogia e la delegittimazione reciproca. La politica, in questo modo, diventa sempre meno credibile".

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