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Opinioni

La città del presepe vuole davvero ospitare l’albero-mostro di Natale?

Per Natale 2016 a Napoli si progetta di realizzare da novembre a gennaio un gigantesco albero alto 40 metri sul Lungomare, capace di ospitare mostre e ristoranti. Il tutto su proposta di una azienda privata. Forse è una formidabile idea. Ma non cozza con i tanti panorami e belvedere naturali negati dalla mancanza di manutenzione?
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Il progetto 'N Albero di Italstage
Il progetto ‘N Albero di Italstage

«Ma voi siete alberista o presepista?» chiedeva il professor Bellavista di Luciano De Crescenzo ai suoi discenti, per poterli incasellare in una visione di vita, tra uomini d'amore e uomini di libertà. Vexata quaestio anche se oggi non c'è nemmeno più bisogno di scegliere: si fanno entrambi a Natale e tutti sono contenti. L'albero simbolo laico, il presepe simbolo della Sacra Famiglia e della Natività cattolica. Questo accade nelle case dei napoletani. Ma fuori, lungo le strade, qual è la scelta più giusta? L'albero o il presepe? Passeggiando per i vicoli di Napoli a Natale si trova di tutto: pittoreschi e straordinari presepi antichi nelle chiese, begli abeti addobbati in alcune piazze. A questo giro si vuole di più, si pretende di più. Tutto insieme, moltiplicato per cento e affacciato sul mare.

Un vero e proprio ‘grattacielo di Natale', una specie di casermone di edilizia popolare popolare addobbato a festa e piazzato davanti al mare: è questo – stando alle carte – il progetto " ‘N albero" della Italstage per Natale 2016 a Napoli. Progetto che, siamo sicuri, farà discutere. I numeri fanno impressione: opera temporanea (da novembre a gennaio) alta 40 metri e larga 30, illuminata a led, dotata d'ascensore che consente l'arrivo in cima per rimirare il Golfo dalla rotonda Diaz e con all'interno mostre presepiali, giusto per non scontentare la tradizione e lungo il perimetro tanti display per gli spot pubblicitari che possano giustificare economicamente l'impresa, insieme ai ticket da pagare per l'accesso all'ultimo piano. Il progetto complessivo, un tempo presente sul sito del Comune di Napoli è stato rimosso (è parzialmente recuperabile attraverso la cache di Google).

Giusto o no far realizzare una cosa simile? Probabilmente la questione da porre è diversa; più che chiedersi se è giusto, ci si dovrebbe domandare se è questa l'immagine che l'Amministrazione vuol dare della città. Un parco-giochi sul solito Lungomare che da ormai 6 anni concentra insieme al Vomero il meglio (o il peggio, secondo le opinioni) delle iniziative della giunta di Luigi De Magistris; un progetto a scopo di lucro da affidare ad un'azienda senza un indirizzo politico preliminare, senza una volontà politica, ma semplicemente da agguantare come una opportunità che, chissà come, chissà con quale incredibile coincidenza fortunata, si è parata dinanzi al destino del capoluogo partenopeo. Siamo sicuri che un prefabbricato alto 40 metri a forma d'albero di Natale e pieno di lampadine sia «di elevato impatto in termini di ricaduta per la nostra città» ? Non lo sarebbe di più rendere agibile l'affacciata di via Cesario Console, non lo sarebbe di più rendere accessibile Monte Echia? Non lo sarebbe ancor di più ripulire e ristrutturare la salita Moiariello che porta a Capodimonte? Per non parlare poi dei tanti belvedere di Posillipo mai restaurati a dovere. Forse per questi non c'è sponsor pronto? Forse per questi non c'è guadagno immediato?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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