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Lavoro impossibile per i trans: “Richiami a transizione terminata”

L’esperienza di Jennipher, trans napoletana, ai microfoni di Fanpage.it, a cui almeno tre datori le rifiutano persino di farle sostenere un colloquio: “Questa è discriminazione”.
A cura di Redazione Napoli
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Jennipher, transessuale intervistata da Fanpage.it.
Jennipher, transessuale intervistata da Fanpage.it.

L'Italia non è un paese per persone transessuali. Almeno per quanto riguarda la ricerca del lavoro. Se, infatti, la crisi economica ha reso difficile per chiunque trovare una occupazione stabile, per questi soggetti è un'impresa quasi impossibile. Secondo un'inchiesta del 2014 condotta dall'Unar, al 45% di loro è rifiutato persino di sostenere un colloquio conoscitivo. Una vera e propria discriminazione, raccontata ai microfoni di Fanpage.it da Jennipher,  giovane trans napoletana in cerca di un impiego per poter vivere dignitosamente.

Ma è davvero così difficile trovare lavoro se si è transessuali? Jennipher ha contattato davanti alla nostra telecamera almeno tre datori che hanno rifiutato con una serie di scuse di farle sostenere un colloquio. In un caso le viene addirittura chiesto di fare un tentativo a transizione terminata, essendo un call center che assume solo donne. Contattati qualche minuto più tardi dalla reporter, le viene subito fissato un appuntamento. Insomma, una situazione insostenibile che spinge spesso i trans a trovare modi alternativi per poter arrivare a fine mese. "Molte di noi sono costrette a prostituirsi perché c'è troppa discriminazione", ha concluso Jenny.

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