53 CONDIVISIONI

Le mani della camorra su Marano: sequestrati sei capannoni nell’inchiesta Pip

I capannoni sono, del valore di sei milioni di euro, stati sequestrati nell’ambito dell’indagine sul Piano di insediamento produttivo del Comune di Marano, investimento da 40 milioni di euro sul quale c’è la mano dei clan Nuvoletta e Polverino con la connivenza degli imprenditori Cesaro.
A cura di Valerio Papadia
53 CONDIVISIONI
Immagine

Sale a 31 il numero di beni sequestrati nell'ambito dell'inchiesta sul Pip (Piano di insediamento produttivo) del Comune di Marano, affare da 40 milioni di euro gestito dagli imprenditori Cesaro per favorire i clan Nuvoletta e Polverino, egemoni nell'area Nord di Napoli. L'indagine condotta dai carabinieri del Ros, come riporta Il Mattino, ha portato al sequestro di altri sei capannoni, del valore complessivo di seimila euro, nella disponibilità di Iniziative industriali di Sant'Antimo, il gruppo imprenditoriale che fa capo ai fratelli Aniello e Raffaele Cesaro, finiti in manette nel blitz dello scorso 24 maggio.

Oltre ai Cesaro – fratelli di Luigi, ex presidente della Provincia di Napoli, indagato anch'egli per presunte minacce ad una funzionaria del Comune di Marano – è stato iscritto nel registro degli indagati anche il commercialista Salvatore Di Nunzio, per concorso in falso materiale. Insieme ai fratelli Cesaro sono già detenuti anche l'imprenditore Antonio Di Guida e il tecnico Oliviero Giannella, mentre sono indagati Maria Femiano, ex segretaria del gruppo imprenditoriale che faceva capo ai Cesaro, l'ex sindaco di Marano Mauro Bertini e l'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale Gennaro Pitocchi.

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views