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Le mani della camorra su un comune dell’Avellinese: in manette l’ex sindaco

L’indagine, lunga e complessa, condotta dalla Dda di Napoli, ha portato all’accertamento di infiltrazioni camorristiche all’interno della precedente amministrazione del comune di Pago del Vallo di Lauro, in provincia di Avellino. Insieme all’ex primo cittadino, sono finiti in manette anche altri dirigenti comunali e della Polizia Municipale.
A cura di Valerio Papadia
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Gli agenti della Squadra Mobile di Avellino, coordinati dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Napoli, hanno portato a termine una vasta e complessa operazione che ha portato alla scoperta di radicate infiltrazione della camorra locale all'interno della passata amministrazione del Comune di Pago del Vallo di Lauro, nella provincia di Avellino. Il Gip di Napoli ha emesso 11 ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e 9 agli arresti domiciliari, per vigili urbani, imprenditori, pregiudicati e funzionari comunali, tra cui l'ex sindaco della cittadina, Giuseppe Corcione.

Le indagini – durate 3 anni – che in un primo momento si erano concentrate su esponenti del clan Cava, operante nella zona del Vallo di Lauro, hanno poi svelato una fitta connessione tra l'associazione camorristica e l'amministrazione comunale che condizionavano le decisioni amministrative e politiche del comune, che hanno portato all'individuazione di specifici reati come abuso ‘ufficio, concussione, estorsione, aggravati dall'utilizzo del metodo mafioso. Già nel 2009, sempre sotto la guida di Corcione, il Comune di Pago del Vallo di Lauro era stato sciolto a causa di infiltrazioni camorristiche.

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