1.979 CONDIVISIONI

Lo rivela uno studio: “Delfini e capodogli amano il mare di Napoli”

Questi i risultati di uno studio realizzato da Oceanomare Delphis Onlus, una onlus che si occupa dello studio e del monitoraggio dei cetacei nel mare Mediterraneo. Nel corso delle osservazioni in mare, sono stati avvistati 60 esemplari di cetacei.
A cura di Enrico Tata
1.979 CONDIVISIONI
Immagine

Ai delfini e ai capodogli piace il mare di Napoli. Lo rivela lo studio realizzato da Oceanomare Delphis Onlus, una onlus che si occupa del monitoraggio dei cetacei nel mare Mediterraneo. I dati sono stati raccolti nel corso del 2015 nelle acque di Ischia e Ventotene. Sono stati realizzati sessanta avvistamenti di cetacei di quattro specie diverse: capodoglio (Physeter macrocephalus), grampo (Grampus griseus), stenella striata (Stenella coeruleoalba) e tursiope (Tursiops truncatus). In particolare sono stati identificati 22 capodogli, la specie più presente, con 9 nuovi esemplari identificati. Nei mari di Ischia torna, dopo cinque anni di assenza, anche il capodoglio Aletes, una specie classificata "endangered", in pericolo, dall’Iucn (Unione internazionale conservazione natura).

Il progetto, comunica l'associazione, ha visto la partecipazione di 12 ricercatori e di 86 volontari provenienti da tutto il mondo: Germania, Australia, Usa, Irlanda, Austria, Svizzera, Spagna, Francia, Israele, Singapore, Gran Bretagna, Lussemburgo, Canada, Italia. Sono state reallizzate 86 uscite in mare e sono stati percorsi 4.044 chilometri per un totale di ben 662 ore di attività di ricerca e monitoraggio dei cetacei. Le acque di Ischia, si legge sul sito dell'associazione, rappresentano un’opportunità unica per lo studio dei cetacei poiché dal 1991 vi si registra la presenza di sette diverse specie mediterranee.
 La regione è stata descritta come sito di alimentazione per le balenottere comuni (Balaenoptera physalus), sito di alimentazione e riproduzione per le stenelle striate (Stenella coeruleoalba), i grampi (Grampus griseus), i tursiopi (Tursiops truncatus) e i capodogli (Physeter macrocephalus). Infine l’area è stata classificata come habitat critico per il delfino comune mediterraneo nell’ultimo Piano d’Azione per i Cetacei dell’IUCN.

1.979 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views