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Morte Salvatore Giordano, il gip archivia le accuse per Luigi de Magistris

Il gip del Tribunale di Napoli ha archiviato le posizioni del sindaco e dell’assessore all’edilizia Carmine Piscopo, indagati per la morte di Salvatore Giordano, il 14enne morto dopo essere stato colpito da un frammento di un fregio ornamentale nella Galleria Umberto I, nel 2014.
A cura di Valerio Papadia
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Era il 5 luglio del 2014 quando Salvatore Giordano, 14 anni, fu colpito alla testa da un frammento di un fregio ornamentale all'interno della Galleria Umberto I di Napoli. Salvatore, in coma per quattro giorni, morirà il successivo 9 luglio. Per la morte del 14enne erano state indagate otto persone, tra cui il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Le accuse nei confronti del primo cittadino partenopeo, però, sono state archiviate quest'oggi dal gip del Tribunale di Napoli. Archiviata anche la posizione di Carmine Piscopo, assessore all'edilizia.

Per il magistrato, dalle indagini non sono emersi elementi penalmente rilevanti a sostegno delle accuse mosse al sindaco de Magistris. Il gip ha così accolto la tesi dei pm Stefania Di Dona e Lucio Giordano: "Non c'è alcun intervento che il sindaco avrebbe omesso di adottare per evitare il crollo di calcinacci dalla facciata della Galleria Umberto". Per la morte di Salvatore Giordano rimangono indagate, per crollo colposo e omicidio colposo, sette persone.

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