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Morto in ospedale dopo un mese di agonia, la famiglia: “Vogliamo giustizia per Pietro”

Pietro Apuzzo, maresciallo dei carabinieri, morì dopo 32 giorni di agonia in ospedale a seguito di un intervento di routine. A sette mesi di distanza, la famiglia non conosce ancora le cause della morte.
A cura di Valerio Papadia
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Sono passati sette mesi dalla morte di Pietro Apuzzo, maresciallo dei carabinieri in congedo originario di Pompei, in Provincia di Napoli, e la sua famiglia non conosce ancora le cause del decesso. Apuzzo fu operato per dei polipi al colon, un intervento di routine, ma morì 32 giorni dopo l'intervento per una presunta infezione contratta in ospedale. Per non permettere che la morte di Pietro finisca nel dimenticatoio e per conoscere la verità su quanto successo, i familiari del militare hanno indetto una conferenza stampa nella loro abitazione . "Vogliamo giustizia per Pietro" grida a gran voce la famiglia.

Sulla morte di Apuzzo, presunto caso di malasanità, la Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta, coordinata dal pm Sergio Amato. I risultati dell'autopsia sul corpo di Pietro, che fu effettuata da un pool di tecnici nominati dal Tribunale subito dopo il decesso, non sono ancora stati depositati, e più tempo passa, più è difficile pervenire ad una verità assoluta. I periti, infatti, a cui inizialmente era stato dato un termine di 90 giorni per deporre gli atti, hanno richiesto una ulteriore proroga.

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