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Napoli, i bambini cinesi cantano “I ragazzi della Curva B” per favorire l’integrazione

I bambini della scuola Yong En hanno cantato nella loro lingua la famosa canzone di Nino D’Angelo, che simboleggia l’amore per Napoli e il Napoli, per dimostrare di sentirsi ben radicati in città, nonostante i loro genitori provengano da un’altra Nazione.
A cura di V. P.
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Una bella iniziativa della scuola primaria italo-cinese Yong En di Gianturco, quartiere Est di Napoli che, insieme all'associazione culturale Ciao Cina ha deciso di far cantare ai piccoli studenti una delle canzoni simbolo dell'amore per Napoli e per la squadra di calcio partenopea, per dimostrare che i bambini, seppur di origine cinese, sono nati in questa città e, per questo, si sentono italiani, anzi, napoletani. La canzone che hanno scelto, e imparato nella lingua dei loro genitori, è "I ragazzi della Curva B" di Nino D'Angelo che, dagli anni Ottanta, è ormai la canzone che accompagna le partite del Napoli.

"Un modo per avvicinare due culture che non sono nemmeno più geograficamente lontane. Lo sforzo della nostra associazione è proprio quello di favorire l’integrazione della comunità cinese in Italia. Un impegno notevole, vista una storica diffidenza di entrambe le parti chiamate in causa. La comunità cinese, grazie anche a iniziative del genere, sta uscendo pian piano dal suo recinto e allunga una mano verso i napoletani" ha spiegato Jun Qin, presidente dell'associazione culturale Ciao Cina.

"La scelta di portare questa filosofia già nei luoghi dove i bambini crescono e apprendono è stata fortemente voluta. Si tenga presente che la scuola Yong En ospita soprattutto bambini cinesi di seconda generazione, nati e cresciuti in Italia. In questo luogo hanno modo di attingere ai due immensi bagagli culturali che caratterizzano la loro natura. Non c’è luogo migliore per far crescere il seme della conoscenza e dell’integrazione" ha concluso l'uomo.

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