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Opinioni

Napoli, primarie col trucco: il Partito Democratico non può far finta di niente

Le telecamere nascoste di Fanpage.it hanno documentato scambi di denaro e irregolarità che coinvolgono anche consiglieri comunali e che meritano una spiegazione. Il Partito Democratico, vista la vittoria di Valeria Valente per un pugno di voti non può far finta di nulla.
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Un frame del video reportage di Fanpage.it sulle primarie a Napoli.
Un frame del video reportage di Fanpage.it sulle primarie a Napoli.

Il Partito Democratico non può far finta di niente. Non si può archiviare questa tornata di elezioni Primarie Pd a Napoli e sostenere che è tutto regolare, che abbiamo superato il pasticciaccio brutto, l'inguacchio del 2011 con le primarie Pd in salsa cinese senza fare i conti con questo video. Nella giornata di voto, i reporter di Fanpage.it si sono appostati fuori ad alcuni seggi ritenuti ‘caldi' perché ad alto rischio ‘truppe cammellate'. Quello che hanno visto è però andato ben oltre ciò che si aspettavano di poter registrare.

A Scampia e a Piscinola nell'area Nord e a San Giovanni a Teduccio, nella zona Orientale, le nostre telecamere nascoste si sono imbattute in personaggi che si ‘davano da fare' per perorare la causa del candidato risultato poi vincitore, Valeria Valente; in consiglieri comunali con la busta degli spiccioli pronti a finire nelle mani dei votanti e necessari a esprimere la preferenza al seggio (il regolamento napoletano obbliga al pagamento di un obolo d'almeno 1 euro). E addirittura i reporter di Fanpage.it si sono imbattuti in scrutatori pronti a uscire dal seggio per fornire l'elenco dei votanti a qualcuno seduto in automobile.  Abbiamo dunque documentato dazioni di denaro, pressioni e irregolarità che da cronisti non potevamo non pubblicare. Così abbiamo fatto.

Gli organi di stampa non forniscono giudizi sulla legittimità di una tornata elettorale: nel momento in cui tuttavia sollevino dei ragionevoli dubbi e  vista peraltro la vittoria risicatissima, del candidato Valente contro Antonio Bassolino è giusto nei confronti del popolo delle primarie e dei napoletani tutti che qualcuno dia risposte su quanto accaduto nel pomeriggio del 6 marzo 2016 a San Giovanni a Teduccio, a Scampia, a Piscinola.

Questi consiglieri comunali e consiglieri municipali a chi e a che titolo davano denaro per consentire il voto fuori ai seggi? Chi c'era appostato in auto e perché aveva interesse a conoscere l'elenco dei votanti? Chi indicava il candidato da votare fuori alle sedi allestite come seggio elettorale?  Il segretario del Partito Democratico di Napoli Venanzio Carpentieri e quello della Campania Assunta Tartaglione, cosa hanno da dire su questi filmati? E cosa ne dice la candidata a sindaco del Pd, Valeria Valente?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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