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Napoli, sequestrate nove tonnellate di sigarette di contrabbando

Vasta operazione della Guardia di Finanza nell’ambito del contrasto al contrabbando di sigarette che ha portato a un maxi sequestro, a due arresti e alla scoperta di una nuova strategia operativa.
A cura di Valerio Papadia
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E' un duro colpo quello inferto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli al mercato del contrabbando di sigarette. L'operazione, scattata nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto proprio al contrabbando delle "bionde" ha fatto registrare un clamoroso successo. Sono state infatti sequestrate ben nove tonnellate di sigarette, per un valore stimato di circa due milioni di euro, uno dei sequestri più grandi mai avvenuti in Campania e sono finite in manette due persone. Un altro successo fondamentale di questa operazione è dovuto all'individuazione di una nuova strategia con cui i contrabbandieri volevano eludere i controlli e introdurre la merce nel nostro Paese.

Il nuovo metodo

La nuova strategia criminale era tutta basata sulla possibilità di far transitare liberamente sul territorio dell'Unione Europea tabacchi lavorati esteri posti sotto regime di sospensione di imposta e destinati all'esportazione nei Paesi extra-comunitari. Partendo da questo presupposto l'organizzazione di contrabbandieri aveva organizzato una spedizione fittizia proveniente dalla Romania che, transitata in Campania, avrebbe dovuto raggiungere il porto di Salerno a bordo di un container per poi imbarcarsi alla volta della Libia. Grazie a tale stratagemma, anche in caso di controlli, il carico non avrebbe potuto essere messo sotto sequestro in quanto non destinato al mercato nazionale. Il vero intento dell'organizzazione, però, era quello di scambiare il container contenente le sigarette con un altro identico, contenente paccottiglia, precedentemente presente sul territorio e che avrebbe proseguito il suo viaggio verso le coste libiche.

Gli uomini del GICO, il gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza, allertati da un reparto doganale che aveva segnalato il transito di un container sospetto scortato da autorità rumene con estremi identificativi chiaramente contraffatti, hanno così deciso di seguirne le tracce, per constatare se effettivamente questo si sarebbe imbarcato per la Libia. Grazie anche al supporto del reparto aereo del gruppo, i militari hanno potuto constatare che la carovana, anziché dirigersi verso Salerno, raggiungeva un deposito nella zona di Capodichino, a Napoli. La sorveglianza ha potuto così accertare che il container entrato nel deposito non era lo stesso che ne usciva per raggiungere il porto salernitano, bensì un clone identico che, ispezionato, confermava la presenza al suo interno di merce fasulla, mentre le sigarette, nove tonnellate, venivano rinvenute nel deposito napoletano. L'operazione così, oltre al sequestro e alla scoperta del nuovo disegno criminale, ha portato anche all'arresto di due membri dell'organizzazione.

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