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Napoli, sul bilancio diffida del prefetto, ma De Magistris ci fa campagna elettorale

Il Comune di Napoli si era visto notificare la diffida da parte del prefetto Gerarda Pantalone per la mancata approvazione del bilancio in consiglio comunale. Salvatore Palma, assessore al bilancio, ha smorzato i toni delle polemiche: “È giusto che il bilancio lo approvi il nuovo consiglio comunale”. Nel documento finanziario non approvato, provvedimenti che Luigi de Magistris ha utilizzato in campagna elettorale.
A cura di Valerio Barbato
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Prefettura_Napoli

A meno di una settimana dal voto è sempre più fitta la pioggia di critiche e polemiche nei confronti di Luigi de Magistris. Nel mirino, più di tutto, il bilancio d'esercizio del Comune di Napoli. Dopo il botta e risposta tra il sindaco uscente e Valeria Valente, era arrivata anche la diffida del prefetto Gerarda Pantalone per la "mancata approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2016". Il documento, approvato solo dalla giunta e non dal consiglio comunale, doveva essere discusso e votato entro il 30 aprile, pena il commissariamento di palazzo San Giacomo qualora fossero passati 20 giorni dalla notificazione dell'atto di diffida. Il termine perentorio, caso ha voluto, scadrà proprio in concomitanza con le elezioni amministrative del 5 giugno.

Situazione che, secondo l'assessore al bilancio della giunta de Magistris, Salvatore Palma, è piuttosto normale: "Si sta facendo una tempesta in un bicchier d’acqua – ha dichiarato Palma a il Mattino – capisco la campagna elettorale, ma di cosa parliamo? Abbiamo avuto un incontro con la Pantalone che sa bene come stanno le cose. Siamo un Comune in scadenza e come tanti altri abbiamo avuto la diffida". Palma poi conclude giustificando la scelta di non approvare il bilancio in consiglio comunale: "Secondo me è anche giusto che il bilancio di previsione lo votino il nuovo consiglio comunale e non quello in carica, si tratta di spese future e di programmazione ed è giusto che lo faccia chi ci sarà. Non ci sono problemi perché questi potevano esserci se il consiglio non avesse approvato il bilancio consuntivo il giorno 27".

Sta di fatto che Luigi de Magistris aveva inserito nel bilancio per il 2016 molti delle azioni che ha utilizzato per la sua campagna elettorale: un esempio su tutti, il reddito di cittadinanza per chi vive a Napoli da almeno due anni e ha un Isee annuo non superiore ai 3600 euro. Altri punti introdotti sono i lavori allo stadio San Paolo, l’assunzione di 132 vigili urbani e il rifacimento degli impianti di illuminazione in città da 60 milioni di euro.

Intanto la Commissione Bilancio si è riunita per discutere del provvedimento di diffida del Prefetto e, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere che la mancata approvazione del documento è stata determinata dalla "contemporanea mancanza del Collegio dei Revisori dei Conti" che si è insediato solo ieri. "Il Consiglio – si legge – che resta in carica per gli atti urgenti fino all'insediamento  della nuova Assemblea, sarà convocato dal Presidente del Consiglio, per l'approvazione del bilancio, per prossimo 8 giugno".

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