0 CONDIVISIONI

Napoli, tragedia sul lungomare: 12enne annega dopo un tuffo a mare

Ivano era al “Lido mappatella” con gli amici e la famiglia. Dopo due ore i familiari non vedendolo ritornare hanno dato l’allarme: le ricerche a mare hanno reso possibile il recupero del corpo del giovane. Ancora da chiarire le cause del decesso: annegamento o malore.
A cura di Redazione Napoli
0 CONDIVISIONI
Immagine

Tragedia al "lido Mappatella", così com'è chiamata la zona del lungomare di Napoli da sempre spiaggia popolare per ragazzini e per coloro che non si possono permettere lidi a pagamento: lì oggi è morto un ragazzo di 12 anni, che tra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo 13esimo compleanno. Ivano, questo il suo nome, è deceduto nello specchio d'acqua antistante la Rotonda Diaz, sul lungomare di Napoli. Il corpo senza vita del 12enne è stato rinvenuto da un piccolo natante non lontano dalla riva della popolare spiaggia libera, dopo che i fratelli del giovane, originario ad Afragola, che avevano deciso di trascorrere una giornata al mare, avevano dato l'allarme non vedendolo ritornare dopo un paio d'ore. A quel punto sono scattate le ricerche da parte di polizia e Capitaneria di porto che hanno coinvolto anche i natanti ormeggiati nello specchio d'acqua e c'è stato il tragico ritrovamento del corpo non lontano dalla riva, a una decina di metri, lì dove l'acqua è poco profonda. Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori il ragazzino non sapeva nuotare, ma soltanto l'autopsia potrà fare chiarezza sulle cause della sua morte. Probabile l'annegamento o ancor di più l'ipotesi del malore fulminante. Sul luogo della tragedia al lavoro il medico legale, l'autorità giudiziaria e la polizia mortuaria. I familiari che sono accorsi sul Lungomare sono comprensibilmente choc.

"La tragedia di questo pomeriggio a Mappatella beach – afferma Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, autore insieme a Gianni Simioli de "La Radiazza", trasmissione radiofonica di denuncia sulla città – ci ha lasciati senza parole. Da anni difendiamo questo lido pubblico e balneabile utilizzato ogni giorno da migliaia di persone di ogni ceto sociale ed età e dotato di bagni pubblici e docce anche se sprovvisto di bagnini. Inoltre sul lungomare anche d'estate non è previsto un presidio medico fisso nonostante la grande quantità di bagnanti e turisti che si fanno il bagno ogni giorno. Quello che è successo ci ha fatto gelare il sangue. Non riusciamo a spiegarci come sia potuta accadere una simile disgrazia. Come è possibile che muoiano così tanti bambini in città per banali incidenti?".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views