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Olimpiadi 2028 a Napoli? Ecco gli sport: salto della buca e corsa dalla stesa di camorra

Davvero Luigi De Magistris prima e oggi Matteo Renzi vogliono candidare Napoli ai Giochi Olimpici del 2028? Alcuni pratici suggerimenti sulle discipline sportive da mettere in campo all’ombra del Vesuvio.
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Nei film da Oscar il ‘Favoloso mondo di Luigie‘ e ‘Ma Ma, MatteoLand‘ Napoli può candidarsi alle Olimpiadi del 2028 con una leggerezza che non ha pari. Vogliamo credere all'ex presidente del Consiglio e al sindaco della città che per una volta sono d'accordo nel proporre Napoli ai Giochi, vogliamo credere in quest'embrione di candidatura. Del resto i cittadini partenopei sono abituati a olimpiadi tutte particolari. Non le conoscete? Permettete che vi spieghi le 10 discipline sportive olimpiche tipiche del residente all'ombra del Vesuvio.

1. Salto della buca stradale
Trattasi di disciplina complessa: occorre scansare le buche stradali sui marciapiedi (per quelli appiedati) o in strada (per guidatori di scooter o automobili). I primi vincono un ritorno a casa con le ginocchia ancora al loro posto, i secondi vincono un mese senza pagare 200 euro in pneumatici o sospensioni al meccanico.

2. Tuffo nel bus R2
È uno sport complesso. Si tratta di accedere al bus R2 alla stazione prima che si riempia di altri passeggeri. Interessante la variante con complicazione: quando c'è il borseggiatore devi stare attento anche che non ti alleggeriscano il portafogli.

3. Corsa dalla stesa di camorra
Ogni mattina un napoletano sa di dover correre più veloce dei delinquenti sullo scooter che sparano all'impazzata. Altrimenti ci resta secco. Sport olimpico di massima difficoltà. E speriamo di non vederlo mai più.

4. Tiro al bersaglio della munnezza
La storica palestra di questo nobile sport olimpico è in via Rosaroll, nel centro della città. I cassonetti sono talmente pieni di sacchetti a ogni ora del giorno o della notte che per centrare il bersaglio occorre mirare come un cecchino. Altrimenti si rischia di gettarlo fuori. Tanti non ci riescono, in effetti, ma che importa?

5. Lotta greco-romana nella linea 1 della metro
Ore 8.30. Per entrare in un vagone dell'affollatissima metropolitana di Napoli, i cui passaggi sono diventati talmente rari da farla paragonare alla Cometa di Halley occorre puntare l'avversario sulla banchina e abbatterlo. Altrimenti si rischia di restare in stazione tutta la vita.

6. Canottaggio a Napoli Est quando piove
A Napoli notoriamente quando piove si aprono più strade sottoterra che ombrelli in aria. Tra Gianturco, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli diventa uno sport di abilità estrema non finire nelle voragini nascoste dall'acqua che le riempie.

7. Ciclismo sulla pista ciclabile che non c'è
Seconda strada a destra, questo è il cammino. Porta alla pista ciclabile che non c'è: ormai la moda della striscia per le bici è tramontata, il tempo di una consiliatura municipale. Così come sono sparite dalla circolazione le due ruote del bike sharing. Sim sala bim. Magie comunali.

8. Rugby per tenere la borsa lontana dagli scippatori in via Foria
Siete stati in via Foria in questi mesi d'estate? Ogni giorno almeno uno-due scippi. Per non parlare dei tentativi di borseggio vario. Colpa dell'Amministrazione comunale? No di certo. Ma pure questo entra di diritto negli sport olimpici di Napoli 2028.

9. Ginnastica ritmica in via Toledo per scansare le pozzanghere
Lo sanno bene le donne che hanno la sventura di uscire coi tacchi e percorrere via Toledo. Se non si finisce gambe all'aria si rischia di impantanarsi in uno di quei maledetti lastroni di pseudo pietra vulcanica che traballano e ‘custodiscono' mezzo d'acqua piovana nei giorni di pioggia intensa, pronta a finire sulle gambe.

10. La Maratona di piazza Garibaldi
È lo sport più importante delle Olimpiadi di Napoli 2028. Scarta il tassista abusivo, attento borseggiatore, salta le strisce pedonali senza finir sotto un'auto, zum: bancarelle d'ogni cosa, attento al gioco delle tre campanelle e guarda-ma-non-guardare, c'è pure quello che vende l'iPhone a prezzo regalato ma in realtà è una mattonella. Arrivare in orario a piedi partendo da piazza Garibaldi ridotta a viuzza cantierata pericolosa e affollata è davvero impresa da medaglia d'oro.

Dulcis in fundo. A Napoli si potrebbero fare le Paralimpiadi. Sapeste quanti diversamente abili ogni santo giorno meriterebbero un premio solo per aver sopportato l'indecenza di barriere architettoniche, sosta selvaggia su zone riservate ai portatori di handicap, marciapiedi irregolari e sensibilità zero.

PS. Quest'articolo è stato scritto 10 mesi fa, quando il sindaco di Napoli propose la candidatura sbeffeggiato in primis dal Pd. Oggi che lo fa Matteo Renzi sono gli arancioni che ironizzano. E per una ironia che si ricicla val bene riciclare anche un vecchio pezzo.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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